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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

La Guardia di finanza recupera 210 milioni di euro di imposte dirette ed Iva evase

Negli ultimi 17 mesi, in Trentino Alto Adige, contro l'evasione e le frodi fiscali sono state concluse 450 indagini di polizia giudiziaria, a cui si aggiungono oltre 2.100 interventi fra verifiche e controlli fiscali

Negli ultimi 17 mesi, in Trentino Alto Adige, contro l'evasione e le frodi fiscali sono state concluse 450 indagini di polizia giudiziaria, a cui si aggiungono oltre 2.100 interventi fra verifiche e controlli fiscali a tutela del complesso degli interessi erariali comunitari, nazionali e locali. Tali attività hanno consentito di recuperare a tassazione 210 milioni di euro di imposte dirette ed Iva evase. I dati sono stati diffusi oggi in occasione del 244/o anniversario della fondazione del corpo della Guardia di finanza. In regione, sempre nello stesso periodo, sono stati denunciati 312 soggetti responsabili di 319 reati fiscali, il 75% dei quali riguarda gli illeciti più gravi di emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, omessa dichiarazione, occultamento di documentazione contabile e indebita compensazione.
   
Sempre nell'ultimo anno e mezzo, sono state denunciate, per reati in materia di appalti e altri delitti contro la pubblica amministrazione, 134 persone, di cui 4 arrestate e 2 interdette e sono stati eseguiti sequestri per 3,4 milioni di euro. Il valore degli appalti in cui sono state riscontrate irregolarità è di 5,2 milioni di euro su un totale di gare sottoposte a controllo pari a 14,5 milioni di euro: il che si traduce nel 36% di irregolarità nell'aggiudicazione delle gare oggetto di indagine. La corruzione è solo la punta dell'iceberg di un insieme di inefficienze e sprechi di risorse di cui si rendono colpevoli persone che, operando nel pubblico, procurano danni all'erario: nell'ultimo anno e mezzo le Fiamme gialle ne hanno individuate 332, responsabili di un danno erariale pari a 25 milioni di euro. Sono stati scoperti inoltre casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per oltre 13,6 milioni di euro, con la denuncia all'autorità giudiziaria di 43 soggetti.

Nella lotta ai capitali illeciti in Trentino Alto Adige, la Guardia di finanza  - nel corso dell'ultimo anno e mezzo - ha concluso 20 investigazioni patrimoniali 'antimafia' nei confronti di 65 soggetti: 56 persone e 9 società. Il valore dei beni sequestrati è di oltre 855.000 euro, mentre ammonta ad oltre mezzo milione il valore dei beni confiscati alle organizzazioni criminali. Sono state inoltre 400 le segnalazioni per operazioni finanziarie sospette approfondite, 11 i soggetti denunciati ed oltre 1,2 milioni di euro i valori sequestrati. Le indagini a contrasto dei reati bancari, finanziari, societari e fallimentari hanno portato alla denuncia di 159 persone, con il sequestro di oltre 4,3 milioni di euro di beni e disponibilità finanziarie, accertando distrazioni dal patrimonio societario per circa 26 milioni di euro.
   
Il controllo dei movimenti di soldi presso i confini nazionali ha portato al sequestro di oltre 865.000 euro in contanti, illecitamente trasportati o occultati nei passaggi in entrata ed uscita dall'Italia. Le fiamme gialle hanno anche scoperto 42 casi di frodi all'Iva e 20 casi di evasione fiscale internazionale, nonché 367 soggetti che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultati completamente sconosciuti al fisco. Le relative attività investigative e di controllo hanno consentito di sequestrare disponibilità patrimoniali e finanziarie per oltre 10,6 milioni di euro. Sono stati individuati inoltre 175 datori di lavoro, di cui 7 denunciati anche per caporalato per aver impiegato complessivamente 1.340 lavoratori in nero o irregolari.

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