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Cronaca

Animalisti contro le scelte della Pat: "Lo sport non cancella l'odore"

Tappezzato lo stadio alla vigilia della partita

Uniti e compatti gli attivisti Centopercentoanimalisti colpiscono ancora una volta. Gli animalisti hanno attaccatto il Trentino per le ultime decisioni prese in Provincia in merito alla caccia. "La Provincia Autonoma di Trento ha annunciato, alcune settimane fa, nella persona dell’assessora a Caccia e Pesca, la ripresa e l’estensione della caccia al Cormorano - spiegano gli attivisti -. Questo, in deroga alla Legge Regionale, perché il Cormorano sarebbe una specie protetta". Nella notte tra sabato 6 e domenica 7 novembre gli attivisti hanno tapezzato lo stadio Mario Cavagnin Sinibaldi Nocini in zona borgo Venezia, in vista della partita Virtus Verona contro Trento. 

Tornando all'oggetto della protesta, se il cormorano è una specie protetta, perché ucciderlo? Si chiedono gli attivisti. "Ovviamente - spigano -, in primis, per far contenti i cacciatori, sempre in cerca di qualcuno da ammazzare. Ma c’è un sottile ragionamento della Provincia: la fauna ittica è in forte calo nei corsi d’acqua trentini. Causa: le opere idrauliche, l’inquinamento, lo svuotamento periodico dei bacini artificiali. A questa catastrofe provocata dagli umani, si aggiunge il prelievo di circa 150 Uccelli, che devono pur mangiare. E neppure tutto l’anno, dato che è una specie di passo. Ma, ovviamente, si sceglie di uccidere Animali, per salvare i Pesci, che devono venir uccisi per servono a divertire i pescatori".

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