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Cronaca

Parla la trentina picchiata dalla polizia a Roma: "Come me ce ne sono stati tanti"

"Non sono l'unica ad essere stata picchiata, l'agente che lo ha fatto non è il solo a dover pagare, spero che altri come lui si presentino in Questura". La 22enne trentina intervistata dalle maggiori testate nazionali racconta degli scontri a Roma, che non sono finiti...

"Non ho nessuna intenzione di perdonarlo, ma non è il solo che deve pagare, erano in tanti a picchiarci". Così Deborah Angrisani, intervistata da Repubblica, parla di quanto accaduto nella manifestazione di sabato a Roma. Le foto che ritraggono la 22enne trentina a terra urlante mentre un poliziotto la schiaccia montandole sopra con gli anfibi hanno ormai fatto il giro della rete e lei è stata contattata dalle maggiori testate nazionali. Spiega di essere una pacifista non-violenta e di essere arrivata a Roma con nient'altro nello zaino se non qualche merendina: "Non posso dimenticare quello che ho visto, eravamo disarmati e a volto scoperto e ci hanno picchiati. Quando ero a terra gridavo "basta" ed ho provato anche a fare un segno di pace con le dita, è stato disumano". Alcuni video pubblicati oggi in rete testimoniano effettivamente altri episodi di pestaggio da parte delle forze dell'ordine, e gli scontri non finiscono: dopo la giornata di sabato nella capitale oggi sono scoppiati nuovi disordini nel corso di una manifestazione sempre dedicata al diritto alla casa, contro gli sgomberi nel quartiere della Montagnola. La polizia ha caricato i manifestanti per procedere con lo sgombero e l'identificazione degli occupanti, centinaia di persone tra cui molte famiglie. Leggi l'articolo su Today.it: clicca qui

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