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Cronaca

Tumori, 81 casi provocati dall'amianto. Mappati 1.713 siti da bonificare

Si tratta quindi di 5/6 casi registrati ogni anno, un trend su cui ci aspetta una leggera crescita nei prossimi anni (si sta provvedendo infatti ad aggiornare fino al 2008 il registro provinciale dei tumori, fermo al 2006) ma con percentuali più basse rispetto al resto d'Italia

Sono 81 i casi di mesotelioma pleurico provocati da esposizione all'amianto registrati in Trentino dal 1995 al 2006. L'andamento dei tumori provocati dall'eternit è stato analizzato nel volume "Amianto e mesotelioma pleurico - Emergenza nazionale e situazione in Trentino", curato dal presidente della Lega Tumori trentina Mario Cristofolini e da Maurizio Amichetti, direttore medico di Atrep (Agenzia per la protonterapia). Si tratta quindi di 5/6 casi registrati ogni anno, un trend su cui ci aspetta una leggera crescita nei prossimi anni (si sta provvedendo infatti ad aggiornare fino al 2008 il registro provinciale dei tumori, fermo al 2006) ma con percentuali più basse rispetto al resto d'Italia. In Trentino è anche in corso la mappatura dei siti in cui vi è presenza di amianto e dal prossimo 3 giugno si potranno richiedere i contributi (concessi in base allo stato delle strutture e all'estensione delle coperture in amianto) per rimuovere il materiale canerogeno, bandito dal commercio - almeno in Italia - sin dal 1992. 

Con i 1.946 sopralluoghi mirati sono stati indagati 1.713 siti in precedenza rilevati da Appa con tecnica Mivis e 233 siti individuati ex novo nel corso dei lavori: 744 sopralluoghi sono stati svolti in Vallagarina, 659 nell’Alto Garda-Ledro, 540 in Val Giudicarie-Rendena, 3 in altre zone.
In 732 casi è stata accertata la presenza attuale o pregressa di coperture in cemento-amianto: 366 in Vallagarina, 240 nell’Alto Garda-Ledro, 123 in Val Giudicarie-Rendena, 3 in altre zone. Di esse, 105 sono risultate già bonificate. Dei 627 siti in cui persiste amianto, 394 sono stati individuati con tecnica Mivis e 233 rilevati ex novo nel corso dei sopralluoghi.

La mappatura procede ora con il secondo appalto, che riguarda 2.203 sopralluoghi su siti già individuati nei tre distretti sanitari della provincia non ancora mappati, Centro Nord, Est e Ovest. Servono a controllare i 2.139 siti con possibile/probabile presenza di amianto censiti da APPA in questi distretti con la tecnica Mivis, ed i 64 siti individuati in aree di montagna con passaggi in elicottero.Tale lavoro dovrebbe concludersi entro metà estate 2014. 

I contributi  possono essere concessi a soggetti pubblici e privati fino ad un massimo del 70% della spesa ritenuta ammissibile per la rimozione e lo smaltimento di materiali contenenti amianto in edifici di loro proprietà. Le domande possono essere presentate dal 3 giugno di ogni anno all’APIAE - l'Agenzia provinciale incentivazione attività economiche. 

- fino a 50 punti (nessuna immediata bonifica ma obbligo di rivalutare il degrado ogni 3 anni) contributo del 40 % se si procede alla rimozione;
- da 50 a 70 punti (bonifica non urgente) contributo del 50 %; 
- oltre i 70 punti (bonifica urgente) contributo del 70 %.
La superficie minima da bonificare non deve essere inferiore ai 10 metri quadrati, il limite massimo di spesa ammessa al finanziamento è di 60.000 euro.

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