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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Nepal: proseguono le ricerche di Giovanni Stolfo, 29enne di Arco

Il giovane si trova a Kathmandu dallo scorso 18 aprile. E' stata la madre Maurizia a dare l'allarme, dopo aver tentato numerose volte senza successo di mettersi in contatto con lui. La protezione civile trentina è pronta a partire in giornata con un piccolo contingente di uomini

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Sono 40 gli italiani che risultano ancora irreperibili in Nepal secondo gli elenchi della Farnesina. Tra questi anche Giovanni Stolfo, 29 anni di Arco. Il giovane si trova a Kathmandu dallo scorso 18 aprile. E' stata la madre Maurizia a dare l'allarme, dopo aver tentato numerose volte senza successo di mettersi in contatto con lui. La protezione civile trentina è pronta a partire in giornata con un piccolo contingente di uomini. Il bilancio delle vittime in quota è pesantissimo. Gli alpinisti trentini Renzo Benedetti (60 anni), direttore della scuola di alpinismo di Cavalese, e Marco Pojer, cuoco in una scuola materna, sono stati travolti da una frana a 3.500 metri di quota mentre portavano medicinali a un'anziana nepalese che conoscevano dalle precedenti spedizioni. Mentre i due speleologi del Soccorso alpino, la 50enne anestesista marchigiana Gigliola Mancinelli e Oskar Piazza, sono stati investiti da una frana che ha distrutto il Langtang Village alle pendici dell'Himalaya.

Salvi gli altri italiani che si trovavano con le vittime: i due trentini Iolanda Mattevi, in ospedale con l'avambraccio e un dito fratturati, e Attilio Dantone, illeso; e poi lo speleologo genovese Giovanni Pizzorni e il marchigiano Giuseppe Antonini. Paura passata anche per la bergamasca Nadia Fracassetti e per il 23enne scalatore di Verona, Giovanni Cipolla, dati fra i dispersi: hanno chiamato entrambi casa, stanno bene e cercheranno di rientrare al più presto in Italia.

Già avviata la macchina delle organizzazioni umanitarie. Oggi un primo aereo dell'Onu carico di alimenti arriverà nel Paese. L'Oms ha distribuito forniture mediche agli ospedali, ormai al collasso e con i medici che hanno approntato le emergenze in strada e si temono epidemie. Anche gli Stati Uniti rispondono all'emergenza stanziando dieci milioni di dollari per i primi aiuti, le operazioni di ricerca e di soccorso. E la Cooperazione Italiana ha disposto l'invio di un volo umanitario, che partirà dalla base delle Nazioni Unite a Dubai, contenente beni di soccorso e generi di prima necessità. Il trasporto si aggiunge al finanziamento di 300.000 euro disposto nelle ore immediatamente successive al terremoto, su indicazione del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, a favore della Croce Rossa nepalese.

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