È stato trovato ferito vicino a uno strapiombo un alpinista che domenica sera non aveva fatto rientro a casa. A lanciare l'allarme i familiari dell'uomo, un 47enne di Sedico (Bl), che non vedendolo tornare si erano preoccupati. L'episodio nella cima est della Pala Alta di Belluno, dove è intervenuto il Soccorso Alpino Veneto. 

La traversata

L'escursionista era impegnato in uno degli itinerari più impegnativi del Gruppo della Schiara, quando ha sbagliato cengia, un appiglio ha ceduto e lui è ruzzolato per una quindicina di metri, fermandosi prima di un burrone. "Partito ieri mattina - annota il Soccorso Alpino - con l'intenzione di percorrere il primo tratto del Viaz dei camorz e dei camorzieri nel Gruppo della Schiara - l'impegnativa traversata alpinistica tra creste e cenge che dalla Pala Alta, attraverso Pala Bassa, cengia del Burel e Monte Coro, porta al Rifugio Bianchet - l'uomo aveva mandato una foto passate le dieci e un messaggio che tutto era a posto verso mezzogiorno e mezza, poi più nulla. Il cellulare, che prima suonava libero, si era poi spento e i familiari preoccupati si erano mossi, rinvenendo la sua auto ancora parcheggiata a Pian de Fraina a 900 metri di quota".

L'arrivo dei soccorsi

Il soccorso alpino è intervenuto all'alba di lunedì 17 giugno con un elicottero che ha trasportato in quota due squadre di Belluno. Arrivati all'attacco della Pala Alta, grazie a un'intuizione due soccorritori hanno tentato una cengia più alta, temendo l'alpinista avesse potuto proprio sbagliare l'ingresso iniziale. Ed è stato così che verso la cima est della Pala Alta lo hanno individuato in un canale. Il 47enne, nonostante dolori al bacino e un trauma al volto, era cosciente. Dopo le prime cure sul posto, è stato trasportato all'ospedale di Belluno.