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Cronaca piazza Duomo

Adunata: gli alpini verso L'Aquila

Sono attese 250.000 penne nere, tra cui naturalmente moltissime sono trentine, nella città che non ha ancora rimarginato le ferite del sisma del 2009. All'indomani del terremoto furono molti gli alpini protagonisti di azioni di aiuto alla cittadinanza

E' stata presentata ieri a L'Aquila l'88esima adunata nazionale degli alpini: nella città abruzzese, colpita dal sisma del 2009 che ha lasciato ferite tutt'altro che rimarginate, sono attese circa 250.000 penne nere. Comprensibile la soddisfazione del presidente dell'ANA Abruzzo Giovanni Natale che spiega: "Il momento per L'Aquila di ospitare l'adunata era adesso, in questo progetto abbiamo messo il cuore, il cuore degli alpini". "Sarà l'occasione, per una città ferita, di essere per alcuni giorni al centro della più grande manifestazione di popolo che si volge in Italia" ha commentato il sindaco Massimo Cialente, ricordando l'intervento delle centinaia di volontari alpini, trentini compresi, all'indomani del terremoto. "Spero che quello che resterà a L'Aquila dopo che gli alpini se ne saranno andati sarà uno spirito nuovo - spiega Bruno Fassani, direttore della rivista nazionale L'Alpino - un ottimismo che entra nella vita di ognuno, nella vita di una città che non deve guardarsi indietro, ma deve trovare la forza per guardare avanti". 

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