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La ricostruzione / Rabbi / località Pracorno

Così MJ5 aggredì Alessandro Cicolini

Il tutto è avvenuto nelle alture della Val di Rabbi

Prima che l’attacco mortale al 26enne Andrea Papi accendesse i riflettori mediatici sulla vicenda degli orsi in Trentino, con tutte le conseguenze ben note, le avvisaglie ci sono state un mese esatto prima. Il 5 marzo, giorno in cui Alessandro Cicolini e il suo cane stavano camminando nelle alture attorno a Pracorno, in val di Rabbi, quando l’uomo e l’animale ebbero l’incontro ravvicinato con un orso che, poi, si scoprì essere MJ5.

Come riporta Il Dolomiti citando il rapporto della forestale sul caso, l’uomo aveva notato l’animale a una quindicina di metri di distanza, si era fermato ma il plantigrado, girandosi bruscamente e vedendolo, lo aveva caricato. L’orso aveva quindi raggiunto l’uomo, facendolo cadere a terra e ferendolo a un braccio e alla testa, salvo poi sparire nei boschi. Cicolini, dopo aver chiamato alcuni familiari, era stato accompagnato all’ospedale di Cles per essere medicato. Il giorno successivo all’aggressione, le unità cinofile e i forestali erano stati sul posto per raccogliere campioni biologici e poter identificare l’animale.

Secondo gli esperti, MJ5 è un colosso di circa 350 chili, uno dei plantigradi più grossi del Trentino; più grande di lui solo la femmina KJ1. Considerato, come noto, come uno degli esemplari pericolosi come JJ4 e lo scomparso M62, MJ5 è ancora oggi libero: si tratta di un esemplare che si muove molto nell’arco del suo territorio e questo rende particolarmente complicata ogni operazione di cattura.

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