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Cronaca Cavalese

I caccia in volo sulla Val di Fiemme erano F-16 belgi

L'areonautica spiega: "Attività effettuata secondo le regole"

Svelato il mistero degli aerei militari in volo nella mattinata di giovedì 28 ottobre sui cieli delle valli di Fiemme e Fassa. I velivoli, che hanno suscitato divere proteste e preoccupazioni negli abitanti, sono F-16 della Belgian Air Force. Lo rende noto l'Aeronautica, spiegando che nessun velivolo militare italiano "era in volo in tali zone nel giorno e negli orari indicati".

"Da una verifica effettuata dagli enti della Forza Armata preposti al coordinamento delle attività di volo sul territorio nazionale - si legge in una nota - è emerso che i sorvoli descritti negli articoli sono riconducibili alla rotta seguita da una formazione di F-16 della Belgian Air Force nell'ambito di un volo di trasferimento dall'Italia verso la base di appartenenza".

"In base a quanto riportato da fonti ufficiali della Belgian Air Force, l'intera attività, effettuata secondo le regole del volo a vista (Visual Flight Rules o VFR), è stata condotta, come da procedure, dopo un'attenta pianificazione e nel rispetto delle prescrizioni della pubblicazione ufficiale contenente le informazioni aeronautiche (Aeronautical Information Publication, AIP), tra le quali le altitudini minime di sorvolo, rispettate durante l'esecuzione della missione. I velivoli belgi, nella circostanza, hanno presentato un piano di volo General Air Traffic (GAT) e sono stati - per tutta la durata del volo - sotto il controllo e la responsabilità degli Enti Civili per il controllo del traffico aereo, in accordo a quanto previsto dalla regolamentazione nazionale", conclude il testo.

Il caso, dopo le segnalazioni partite dai gruppi social degli abitanti, ha subito scatenato forti reazioni da parte della politica locale. Il collegamento infatti è quello con la strage del Cermis del 1998, quando un caccia americano che volava a bassa quota tranciò il cavo di una funivia causando la morte di 20 persone.

Già giovedì sera il presidente Fugatti aveva fatto sapere di essersi attivato presso il Ministero della Difesa per chiedere chiarimenti. Venerdì mattina il caso è arrivato anche in Parlamento, con un'interrogazione presentata dalla senatrice della Lega Elena Testor, originaria proprio di Cavalese.

"Abbiamo presentato un'interrogazione al ministro Guerini perché chiarisca i contorni di una vicenda estremamente grave se venisse confermata nelle modalità comunicate dai mezzi di informazione. Nelle giornate di ieri e l'altro ieri molti cittadini della val di Fiemme, hanno segnalato diversi sorvoli di aerei militari a bassa quota che hanno provocato boati, forti rumori e generato grande spavento tra la popolazione. Se ciò corrispondesse al vero - prosegue la senatrice - saremmo di fronte ad un episodio grave ed inquietante se letto alla luce della ferita mai rimarginata inferta alla nostra gente dalla strage del Cermis del 1988. Le nostre valli non possono essere la palestra di nessuno: esistono protocolli e regolamenti che debbono essere rispettati e seguiti alla lettera, così da non rischiare la vita di tanti ignari cittadini" conclude la Testor.

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