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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mezzocorona

Adige Bitumi, continua l'impegno dei sindacati per la tutela dei 145 cassaintegrati

Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil al tavolo con l'azienda e l'assessore provinciale all'industria Alessandro Olivi per avere risposte concrete: "Non abbandoniamo la speranza"

Le organizzazioni sindacali Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, oggi sono state impegnate in un doppio incontro per la tutela dei 145 lavoratori del gruppo Adige Bitumi. L'azienda, specializzata nell'estrazione e nei materiali da costruzione, si è recentemente vista costretta a mettere in cassa integrazione 145 operai a causa di una grave crisi finanziaria e di liquidità legata agli insoluti e alla crisi del settore immobiliare.

I sindacati hanno incontrato l'azienda e l'assessore provinciale all'industria Alessandro Olivi per discutere la situazione. All’incontro hanno partecipato Maurizio Zabbeni, segretario generale Fillea Cgil e Antonio Formolo, Stefano Pisetta, segretario Filca Cisl, Gianni Tomasi, segretario generale Feneal Uil e Claudio Pitscheider.

E’ stato un incontro soddisfacente – spiegano le rappresentanze sindacali – Il tavolo ha condiviso la necessità di tutelare le competenze acquisite nel tempo dall’azienda, senza produrre il consueto depauperamento sul territorio”. Dall’assessore, poi, un impegno: “Olivi ha dimostrato la propria vicinanza – ribadiscono –chiederà un incontro urgente al dipartimento lavori pubblici per capire se e come garantire all’azienda la possibilità di lavorare nel corso del concordato preventivo in continuità”. Ciò eviterebbe effetti ancora più drammatici.

A questo proposito ribadiscono le organizzazioni sindacali che: “il ramo cantieri di edilizia civile ed infrastrutturale non sarà spezzettato – spiegano – dovrà essere cessato integralmente a un unico soggetto, per evitare di disperdere le competenze”. Una garanzia, questa, fondamentale per i lavoratori: “Così potremo dare loro continuità”. E su ciò ha garantito il proprio massimo impegno direttamente l'a.d. Telatin. Per primo, avendo investito in tecnologia e nelle risorse umane, si è detto consapevole e fermamente convinto di non sacrificare per meri interessi economici il futuro dei lavoratori interessati ed il grado di elevata competenza raggiunto.

Non abbandoniamo la speranza – rimarcano – attraverso un piano specifico si potrebbe tornare indietro ed evitare la cessione del ramo d’azienda”. Sarà comunque il commissario giudiziale incaricato di seguire l’iter del concordato preventivo a valutare i margini di risoluzione della crisi finanziaria del gruppo. Nel frattempo potrà aprirsi la procedura di cassaintegrazione straordinaria che, nella riunione di questa mattina, il gruppo ha accettato di avviare su richiesta di Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil.

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