Tasse ridotte per chi affitta casa ad Arco: c’è l’accordo
Sindacati, rappresentati degli inquilini e dei proprietari hanno trovato l’intesa sul canone concordato
Dopo Riva del Garda, anche ad Arco sindacati, inquilini e proprietari hanno trovato l’accordo sul canone concordato.
La firma è arrivata mercoledì 30 novembre, con l’intesa sottoscritta da Sunia Cgil, Uniat Uil, Sicet Acli per gli inquilini e Federproprietà, Unione Piccoli Proprietari e Confappi, che ha fissato un intervallo di valori per la definizione del canone d’affitto con un livello massimo ridotto tra il 20 e il 30% rispetto al prezzo di mercato.
In altre parole, i proprietari che aderiscono a questo tipo di contratto avranno un’aliquota fiscale più che dimezzata (10% invece del 21) sulla cedolare secca e un imponibile netto ridotto al 66,5% dell’Irpef.
Soddisfatta l’assessore al bilancio di Arco Francesca Modena, così come i rappresentati dei proprietari e degli inquilini.
Così i sindacalisti Manuela Faggioni e Fausto Gardumi: “La nostra richiesta, avanzata anche alla Provincia, è quella di modificare la legge provinciale sull’Imis aumentando l’aliquota a chi tiene gli alloggi sfitti e incentivare invece, attraverso la riduzione della stessa aliquota, chi li rende disponibili sul mercato. Ci auguriamo si vada in questa direzione”.