Abolizione mascherine al chiuso, fondazione Gimbe: "Decisione avventata"
In Italia ci sono ancora 1,2 milioni di positivi al covid-19, con una media di 50mila nuovi casi al giorno e 861 decessi nell'ultima settimana
Scendono ancora i nuovi contagi da covid-19 in Italia che arrivano a quota 353.193 (la settimana precedente erano 438.751). Calano anche i decessi (da 929 a 861) e le terapie intensive (da 463 a 422). Rimangono invece stabili i ricoverati con sintomi (da 10.207 a 10.214). Sono i dati del monitoraggio della fondazione Gimbe per la settimana dal 13 al 19 aprile. Al momento in Italia si contano un milione e 208mila persone positive al covid.
A una decina di giorni dal primo maggio, ovvero dal giorno in cui non vi sarà più l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, tutte le curve (nuovi casi, ricoveri, terapie intensive, decessi) “si mantengono in una fase di plateau con lieve tendenza alla flessione”, spiega il presidente Nino Cartabellotta. Eppure, ciò non dovrebbe illuderci: “La circolazione del virus rimane ancora molto elevata: il numero di positivi, verosimilmente sottostimato, supera quota 1,2 milioni, i nuovi casi giornalieri si mantengono oltre 50mila e il tasso di positività dei tamponi supera il 15 per cento”. Senza contare il fatto che “i numeri sono condizionati da una riduzione di oltre il 20 per cento dei tamponi sotto le festività pasquali”.
Per Cartabellotta “abolire l’obbligo di mascherina nei locali al chiuso è una decisione molto avventata per tre ragioni: innanzitutto nei locali affollati e/o scarsamente aerati la probabilità di contagio è molto elevata; in secondo luogo la vaccinazione offre una protezione parziale dal contagio; infine ci sono milioni di persone suscettibili, non vaccinate o senza booster”.
Vaccinazioni, a che punto siamo?
Al 20 aprile (aggiornamento ore 06.14) l’85,6 per cento della popolazione (50.749.866 italiani) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+6.926 rispetto alla settimana precedente, dove erano stati +8.601) e l’84,1 per cento (49.828.463 persone) ha completato il ciclo vaccinale (+19.593 rispetto alla settimana precedente).
Le coperture con almeno una dose di vaccino sono molto variabili nelle diverse fasce d’età: dal 99,4 per cento della fascia over 80 al 37,6 per cento della fascia 5-11. Tra i più piccoli questa settimana si sono vaccinati il 34,2 per cento in meno della settimana precedente.
Al 20 aprile ci sono ancora 6,89 milioni di persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 2,69 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni: le persone attualmente vaccinabili sono dunque circa 4,2 milioni.
“Dopo sette settimane dal via libera della quarta dose per le persone immunocompromesse, un tasso di copertura nazionale al 10,2 per cento e ingiustificate differenze regionali dimostrano che, al momento, la protezione di oltre 790mila persone estremamente fragili è un lontano miraggio - commenta Cartabellotta -. L’estensione della platea per la quarta dose a oltre 5,2 milioni di persone richiede indubbiamente sia nuove strategie di comunicazione, sia meccanismi di chiamata attiva e non può essere affidata solo all’adesione volontaria”.