Giugni: "A22 in house? Dica chi viaggia gratis"

La Società Autostrada del Brennero è "in house", ovvero totalmente pubblica, oppure no? Dalla risposta dipende, pare, il rinnovo della concessione da parte dello Stato, senza gara europea, dopo l'approvazione in Senato dell'emendamento proposto da  Upt, Patt e Svp. Se la  società che gestisce l'A22 fosse al 100% pubblica, allora dovrebbe rendere pubbliche tutte le informazioni. Così non è, o  meglio non è stato; lo sa bene l'ex consigliera comunale Giovanna Giugni che anni fa aveva dato battaglia sui telepass dati gratuitamente ai politici locali, combattendo per ottenere l'elenco dei privilegiati, mai rilasciato.

"Il Difensore Civico e il TAR di Trento mi diedero ragione, ma A22, con il denaro dei contribuenti, fece ricorso al Consiglio di Stato, dove io mi difesi a mie spese - scrive Giovanna Giugni in una nota -. Dopo un'attesa di 220 giorni, il Consiglio di Stato mi diede torto: A22 era partecipata in modo troppo residuale dal Comune di cui ero consigliere....poco più del 4%! Nessun dato mi doveva essere concesso. Ora però si vorrebbe che A22 potesse fruire di una normativa di tutto vantaggio, che le consentisse di evitare la concorrenza, definendola società pubblica (in house) a tutti gli effetti".

Ed ecco che il caso si riapre: "Chiedo allora, inviando questa nota a tutti i capigruppo parlamentari, ai consiglieri regionali e alla stampa, nonchè al Ministero delle Infrastrutture, che, qualora la richiesta dei parlamentari che desiderano piegare le norme generali ad interessi localistici fosse approvata, ai consiglieri regionali/provinciali che ne facciano richiesta vengano forniti non solo i nomi dei possessori di tessere gratuite, ma anche i dati dettagliati relativi alle assunzioni nell'ultimo quinquennio e le indennità di amministratori e dirigenti relative allo stesso periodo".