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Cronaca

"Perchè l'epidurale non è garantita a tutte le donne in Trentino?". Lo chiede la consigliera Sara Ferrari

Interrogazione della consigliera provinciale del PD all'Assessore Ugo Rossi: "perchè l’Azienda Sanitaria provinciale non è in grado di garantire a tutte le donne che ne facciano richiesta un parto fisiologico indolore utilizzando l’anestesia epidurale?"

Un'interrogazione provinciale per sapere "quando finalmente si concretizzeranno le norme stabilite nella finanziaria provinciale 2013 e sarà possibile a tutte le donne trentine che ne facciano richiesta avere un parto fisiologico indolore attraverso l’utilizzo dell’anestesia epidurale, ovvero accedere ad una prestazione sanitaria riconosciuta anche nei livelli essenziali di assistenza che il Servizio sanitario nazionale eroga a tutti i cittadini gratuitamente o con il pagamento di un ticket, indipendentemente dal reddito e dal luogo di residenza e per quale motivo l’Azienda Sanitaria provinciale non è in grado di garantire a tutte le donne che ne facciano richiesta un parto fisiologico indolore utilizzando l’anestesia epidurale".

E' l'iniziativa della consigliera provinciale del Partito Democratico Sara Ferrari che (si) chiede come mai "nonostante gli impegni più volte assunti dall’Assessore, nonostante le norme provinciali introdotte con la finanziaria provinciale 2013, nonostante l’aggiornamento dei Lea ad oggi alle donne che richiedano, presso l’ospedale Santa Chiara di Trento un parto fisiologico indolore, attraverso l'uso di tecniche analgesiche e in particolare della partoanalgesia epidurale” viene ancora risposto “vedremo, forse, dipende dalla disponibilità di anestesisti, dipende da …”. L’organizzazione del parto indolore non risulta che sia presente nemmeno negli obiettivi di reparto assegnati dal direttore dell'ospedale per l'anno in corso. Insomma, ciò che la Provincia, nel rispetto delle leggi che si è data, dovrebbe garantire ad ogni donna, non è affatto garantito e rimane nell’alveo delle possibilità, esposto ad eventi aleatori, disponibilità degli anestesisti, disponibilità di sale operatorie ecc., che in sostanza inficiano quello che dovrebbe essere un diritto".

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