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Giovedì, 21 Settembre 2023
Cronaca Localita' Fucine

Rovereto, tenta una rapina e scappa. Arrestato dai carabinieri

Nei guai Keric Mirsad, 30enne di origini serbe. La notte scorsa sarebbe fuggito dagli arresti domiciliari e avrebbe tentato di rapinare una donna. I militari sono andati a casa sua: "Trovato il coltello visto dai testimoni"

Sfugge agli arresti domiciliari e ne approfitta per tentare di rapinare una donna, ma tornato a casa i carabinieri bussano alla sua porta e gli trovano in casa un coltello simile a quello visto durante il tentato crimine. Circostanza aggravata dal fatto che il presunto responsabile presenta una ferita al volto, secondo le forze dell’ordine prodotta dallo scontro con un testimone. Questa la dinamica degli eventi che, se confermata, mette nei guai Keric Mirsad, 30 anni, cittadino di origine serba, arrestato dai militari della compagnia di Rovereto con le accuse di tentata rapina, porto ingiustificato di arma, lesioni e evasione.

La vicenda inizia con la rapina che sarebbe stata tentata la sera di giovedì scorso, attorno alle 22, in località Fucine a Rovereto. Un individuo armato di coltello si avvicina a una donna 51enne di origine straniera, che passa a piedi per recarsi al lavoro. Fortunatamente senza alcuna grave lesione, ma soli pochi graffi, la donna riesce a liberarsi fuggendo e dà l’allarme a 112 e 113. L’individuo nel frattempo, viene affrontato da alcuni testimoni dell’accaduto, da cui si libera ferendone uno al volto, e fugge. Scatta quindi la caccia all’uomo da parte di carabinieri e polizia. Le forze dell’ordine hanno in mano solo gli indizi raccolti dalla vittima e dai testimoni. Le ricerche per strada sono negative, ma ai militari dell’Arma viene un’idea. “Grazie particolarmente all’intuito del personale in servizio sulla gazzella – si precisa nella compagnia della compagnia di Rovereto - si pensa di recarsi presso l’abitazione di Keric Mirsad, a Rovereto, dove l’uomo sconta i domiciliari”. Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, l’inquilino apre la porta mostrando “un evidente taglio sul naso”. “Si immagina subito – continuano i carabinieri - potesse essere la ferita conseguente allo scontro tra rapinatore e testimone sul luogo del reato”. Quando poi, raccontano ancora i militari, “alle giustificazioni tentennanti dell’uomo alle domande su dove fosse stato poco prima”, si decide di perquisire l’abitazione “salta fuori un coltello di 28 centimetri (nella foto), proprio come quello descritto sul luogo dalla vittima”.

Scattano così le manette ai polsi del Keric che, dopo essere stato trattenuto nella notte in caserma, viene accompagnato per il processo in direttissima al Tribunale di Rovereto, a disposizione del pm Fabrizio De Angelis. Il giudice fissa l’udienza al prossimo 21 marzo e convalida l’arresto. Il giovane intanto finisce nel carcere di Spini di Gardolo.

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