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Cronaca

Accusata di appropriazione indebita: in carcere un'amministratrice di sostegno

La donna ha commesso diversi reati in diverse località del nord Italia

È lunga la lista di reati commessi da B.R., una 59enne vicentina, titolare di uno studio di mediazione familiare a Vicenza e amministratrice di sostegno in numerosi Tribunali italiani, arrestata e accompagnata in carcere a Montorio ad aprile dagli agenti della Divisione anticrimine della questura vicentina. Nel 2014 colpì anche Trento.

Come riporta Vicenzatoday, la donna, era sottoposta alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali per una precedente condanna. Questo fino al 18 marzo scorso quando, è finita al pronto soccorso di Vicenza ed è stata ricoverata. Una volta dimessa dall'ospedale, gli agenti della divisione anticrimine hanno accompagnato la donna nel carcere scaligero, dove dovrà scontare una pena di 7 anni, 3 mesi e 18 giorni di reclusione a fronte di un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dal tribunale di Perugia.

Condanne

Nel 2017, la donna era stata condannata a Trieste per il reato di peculato a danno di 2 amministrati: tra il 2013 e il 2016, infatti, si era appropriata indebitamente di circa 90mila euro lasciando in gravi difficoltà economiche i due anziani di cui era amministratore di sostegno. Non solo, in precedenza aveva subito condanne per appropriazione indebita commesse nel 2014 a Trento, per falso ideologico in atto pubblico commesso nel 2017 a Venezia, poi anche per evasione dagli arresti domiciliari. Nel 2015, in qualità di amministratrice di sostegno di una donna anziana residente nel comune di Castelnuovo Magra, in provincia di La Spezia, si era impossessata della somma di 2.000 euro e nel 2019, sempre in qualità di amministratrice di sostegno, aveva dato in affitto l’abitazione della sua amministrata mentre questa era ricoverata presso una Rsa di Rovigo, intascando personalmente i proventi.

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