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Cnca del Taa: no alla modifica delle legge n° 13 del 2015

Il Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza del Trentino Alto Adige e l'associazione AMA bocciano la proposta di legge Leonardi per la modifica della attuale normativa sul gioco d'azzardo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

"Modificazioni della legge provinciale 22 luglio 2015, n. 13 (Interventi per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco), e dell'articolo 12 (Disposizioni in materia di agevolazioni IRAP) della legge provinciale 27 dicembre 2012, n. 25"

In questi giorni sono terminate le audizioni presso la IV commissione legislativa del Consiglio provinciale per esaminare la proposta di legge del consigliere Leonardi, finalizzata a modificare profondamente l’attuale normativa ( L.P. N. 13 del 2015) che vuole contenere la diffusione del gioco d’azzardo. Come Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza del Trentino Alto Adige siamo intervenuti, assieme alla Associazione Auto Mutuo Aiuto (AMA) ed altre realtà che si occupano di giocatori dipendenti e le loro famiglie, per esprimere la nostra totale contrarietà.

La proposta tende a vanificare la legge esistente che sta cominciando a dare risultati significativi. Fra le misure previste elenchiamo: la riduzione del numero dei luoghi sensibili, la diminuzione del distanziamento per l’installazione delle slot machine molto vicino ai luoghi sensibili, la possibilità di rimettere gli apparecchi tolti a seguito dell’applicazione della normativa vigente, l’eliminazione delle agevolazioni economiche per gli esercenti che intendono chiudere i contratti con i gestori, l’introduzione delle agevolazioni Irap per le sale gioco. Esprimiamo anche il nostro convinto apprezzamento nel confronti del Consiglio delle Autonomie, che all’unanimità ha approvato una forte presa di posizione nella quale si afferma che: “È del tutto evidente come un’illimitata e incontrollata possibilità di accesso al gioco accresca il rischio, di per sé già elevato, di diffusione di fenomeni di dipendenza, con conseguenze pregiudizievoli sia sulla vita personale e familiare dei cittadini, sia a carico del servizio sanitario e dei servizi sociali, chiamati a contrastare patologie e situazioni di disagio connesse alle ludopatie.

Ciò premesso, in continuità con gli orientamenti già espressi e che qui si confermano, il Consiglio delle autonomie locali ha espresso unanime contrarietà rispetto ai contenuti della proposta normativa in oggetto“. A queste chiarissime parole aggiungiamo due aspetti che meritano attenzione: • la spesa, ingente, del gioco d’azzardo rientra nel novero dei cosiddetti consumi di dissipazione: il denaro immesso dai cittadini/consumatori/giocatori viene sottratto alla spesa per beni e servizi e non incentiva la produzione di ricchezza nel territorio e il benessere di persone e famiglie. • Il gioco d’azzardo agisce a livello sociale come una tassa regressiva che incrementa le diseguaglianze sociali anziché diminuirle, anche quando non scade nella patologia. Il consiglio provinciale si era già espresso, nel giugno 2020, bocciando la proposta di proroga dei termini per l’attuazione della legge 13. Chiediamo che coerentemente con quel pronunciamento, e sulla base dei risultati ottenuti in altre realtà che hanno intrapreso da tempo una strada coraggiosa e lungimirante in termini di contrasto, il Consiglio provinciale confermi l’attuale normativa. CNCA Trentino - Alto Adige / Südtirol Claudio Bassetti Associazione AMA Cecilia Dal Rì

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