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Giovedì, 28 Marzo 2024
Giardino

Ti piace il glicine? Ecco qualche consiglio per coltivarlo

Tutto quello che c'è da sapere su questa pianta importata da Marco Polo

Bello ed elegante, il glicine (Wisteria) è una pianta rampicante dalle infiorescenze viola (ma anche rosa e bianco) e dal profumo iniebriante, che può raggiungere fino a venti metri in altezza e dieci in larghezza. La sua fioritura avviene in primavera nel caso di specie asiatiche e in tarda estate se si tratta di varietà americane.

La sua presenza nei giardini, balconi e terrazzi regala un tocco di colore, freschezza, eleganza, e una dolce fragranza. Il glicine è una pianta dallo straordinario potere ornamentale.I fiori infatti hanno un forte impatto estetico e viene usato per adornare giardini e tunnel vegetali.

I primi esemplari sono stati portati in Europa da Marco Polo al ritorno da uno dei suoi viaggi in Oriente. Il glicine è senza dubbio uno dei fiori più belli al mondo, e fanno parte della tradizione giardiniera dell’Inghilterra sin dal ‘700.

Bisogna tenere presente che tutte le parti del glicine sono tossiche e velenose, e che bisogna evitare assolutamente di ingerirle, però è stato dimostrato che l’aroma di questa pianta ha dei benefici potentissimi sul nostro umore, e aiuta ad alleviare lo stress e l’ansia.

Nel linguaggio dei fiori la Wisteria è associata all'amicizia; mentre nelle filosofie orientali rappresenta la coscienza dell'uomo. 

Il glicine: come coltivarlo

Per mettere a dimora una pianta di glicine direttamente nel terreno è consigliato procurarsi un esemplare che abbia già alcuni anni e affiancarlo ad un supporto verticale. Quando la pianta di glicine raggiungerà per dimensioni l’apice del supporto verticale a cui è affiancata, comincerà a ramificare verso il basso e, da quel momento, incrementerà la produzione di fiori. Quindi, un trucco per ottenere numerosi grappoli fioriti, consiste nel far crescere i rami principali in orizzontale ed i rami più piccoli o sottostanti indirizzati verso il basso. 

Come coltivare il glicine in vaso - bisogna avere l’accortezza di procurarsene uno molto grande perchè le radici del glicine si sviluppano velocemente e riempiono con rapidità lo spazio a disposizione. Non meno importante è il supporto verticale che si vuole offrire alla pianta, che deve essere stabile e abbastanza grande da garantire anche in futuro, quando la pianta avrà raggiunto dimensioni maggiori, una struttura stabile. Ad intervalli regolari, quando la terra a disposizione della pianta diminuirà, si dovrà provvedere ad operazioni di rinvaso. Per ottenere la caratteristica forma della chioma “ad ombrello”, quindi intrecciare vari fusti di glicine, occorre mettere a dimora due o tre un glicine con fusto intrecciato a forma di alberello e con una chioma ad ombrello è necessario  fusti ravvicinati, ricordandosi di inserire all’interno del vaso un supporto che avrà la funzione di sostenere i fusti sino a permettere loro di intrecciarsi e formare una pianta composta da un unico tronco. Una volta sviluppate le ramificazioni di discrete dimensioni, occorrerà potarle, in modo da stimolare la produzione di altrettanti rami laterali e infoltire la chioma.

Quanto spesso si annaffia il glicine?

 Durante le stagioni fredde l’irrigazione del glicine dovrà essere progressivamente diminuita e, in inverno, sospesa, mentre in estate e durante le stagioni miti, deve essere abbondante e a cadenza settimanale.

La potatura

Il glicine deve essere sottoposto a potature almeno due volte all’anno, una in inverno ed una in estate. La prima (da effettuare durante i primi mesi dell’anno) avrà il compito di ripulire ed eliminare eventuali rami secchi e creare lo spazio per la formazione di nuove gemme, mentre la potatura estiva (da effettuare tra luglio e agosto) è necessaria per sfoltire e limitare la crescita della pianta.

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