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Bonus antisismico, come ristrutturare casa e ottenere le detrazioni fiscali

Ecco gli interventi possibili e gli incentivi da utilizzare

La casa è da sempre il luogo più importante nella vita di una persona, un bene che va preservato nel tempo, un valore che abbisogna di manutenzione. Pper migliorarne l’efficienza e realizzare interventi per la messa in sicurezza si può usufruire dei bonus, uno dei più importanti è senza dubbio l’adeguamento antisismico.

I bonus casa a cui si può accedere nel 2022 sono:

  • bonus abbattimento barriere architettoniche,
  • superbonus 110%,
  • ecobonus,
  • sismabonus,
  • bonus mobili ed elettrodomestici,
  • bonus verde,
  • bonus idrico,
  • bonus acqua potabile,
  • bonus facciate,
  • bonus ristrutturazione,
  • bonus restauro,
  • bonus prima casa under 36,
  • bonus affitti giovani under 31.

Il rischio sismico

Molti edifici di vecchia costruzione non sono stati progettati per sopportare un terremoto, inoltre un edificio antisismico ha un valore più alto sul mercato immobiliare. Per essere classificata come tale, la struttura deve assorbire senza danni le eventuali scosse. Grazie ad interventi realizzati da ditte specializzate e ad agevolazioni fiscali, rendere la nostra casa a prova di calamità diventa vantaggioso e garantisce una maggiore sicurezza a tutti gli abitanti.

Anche se è impossibile che una casa sia al 100% antisismica, ci sono soluzioni per rendere più sicure le strutture in base all’area geografica in cui si trovano. La classificazione sismica del territorio si basa su quattro zone:

  • Zona 1: intensità sismica alta: possono verificarsi forti terremoti
  • Zona 2: intensità sismica media: potrebbero esserci terremoti abbastanza forti
  • Zona 3: intensità sismica bassa: i territori appartenenti a questa classe possono essere soggetti a scosse modeste
  • Zona 4: intensità sismica molto bassa: le possibilità di avere danni sismici è bassa

Per stabilire gli adeguamenti da realizzare sull’edificio e considerarlo antisismico, è importante considerare il rischio della zona. Secondo le linee guida previste dal DM n.58 del 28/02/2017, viene attribuita una Classe di Rischio Sismico (in cui vengono considerati sia la sicurezza che gli aspetti economici) caratterizzata da 8 livelli: dalla A+, la meno rischiosa, alla G, la più pericolosa.

Gli interventi per rendere antisismica una casa

Gli edifici presenti sul nostro territorio sono in grado di resistere alle sollecitazioni verticali, mentre non sono in grado di sopportare quelle orizzontali. Esistono vari tipi di intervento, ognuno dipende dalla zona e dallo stato di conservazione dell’immobile, proprio per questo prima di intervenire la ditta specializzata effettua un sopralluogo. In ogni caso gli interventi più importanti sono:

  • Tiranti: vengono inseriti e ancorati sui muri dei profili metallici detti “cavi” che aumentano la resistenza delle pareti
  • Intonaco strutturale armato: si realizza una parete cementizia armata con una rete metallica che ha come scopo quello di rinforzare e consolidare la struttura muraria
  • Isolatori sismici: sono simili a cuscinetti e vengono inseriti all’interno dei pilastri per ammortizzare il movimento generato dal terremoto e garantire una libertà di movimento sul piano orizzontale
  • Cordoli di sicurezza sui solai: questa è la parte della casa che ha la percentuale più alta di crolli, per questo lungo tutto l’ambiente viene inserito un cordolo per collegarlo alla muratura
  • Cucitura con nastri metallici pretesi: questo sistema crea una specie di reticolo per “ingabbiare” i muri, i nastri in acciaio inox vengono disposti in orizzontale, verticale e diagonale per rafforzare la struttura

Un risparmio assicurato con il Sisma Bonus

I lavori di adeguamento antisismico possono risultare molto costosi, ma per realizzarli senza spendere una fortuna, è possibile approfittare del Sisma Bonus riconfermato anche nel 2022.

Previsto nella Legge di Bilancio 2018, interessa gli interventi di ristrutturazione degli immobili situati nelle zone sismiche ad alto e a minor rischio, sia ad uso abitativo che destinati ad attività produttive. Tra le spese ammesse rientrano anche quelle per la classificazione e la verifica sismica degli immobili. 

La detrazione viene calcolata su un ammontare di 96 mila euro per unità immobiliare e viene restituita in 5 quote annuali di pari importo. L’agevolazione base è del 50%, ma può aumentare:

  • Se gli interventi riducono il rischio e si passa ad una classe di rischio inferiore, la detrazione può arrivare al 70% delle spese sostenute e al 75% se gli interventi riguardano le parti comuni di edifici condominiali
  • Se dall’intervento si ottiene il passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione è dell’80% delle spese sostenute e dell’85% se gli interventi riguardano le parti comuni di edifici condominiali

Come ottenere il sismabonus 

  •     detrazione diretta (in dichiarazione dei redditi). In questo caso anticipi la somma e la detrai al 100% in cinque rate annuali di pari importo;
  •     sconto in fattura. In questo caso non anticipi nulla: sarà l’impresa che realizza i lavori a farsi carico di tutte le spese (che può detrarre in cinque rate annuali di pari importo) e ad incassare il 10% di credito extra (l’eccedenza del superbonus). La ditta può anche decidere di vendere questo credito alla banca o ad un altro istituto finanziario;
  •     cessione del credito. Anche in questo caso non anticipi nulla, ma chiedi un prestito a una banca o ad un altro istituto finanziario. Spetta all’istituto scelto anticipare la somma, pagare l’impresa che realizza i lavori e incassare l’eccedenza del superbonus (il 10% di credito extra);
  •     polizza assicurativa catastrofale. Se decidi di cedere il credito ad una compagnia assicurativa (che si fa carico di tutte le spese), e, contestualmente, di stipulare una polizza anticalamità, la detrazione dei relativi premi è del 90%, anziché del 19%.

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