Cosa succede se il Trentino finisce in zona gialla
Ferro (Apss): "Stiamo scivolando in zona gialla"
"Stiamo scivolando in zona gialla". È questa la frase pronunciata dal direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari Antonio Ferro, lunedì 6 dicembre, in conferenza stampa dall'hub vaccinale di Lavis. Una frase che mette certamente in allarme molti, perché un cambio colore può solo che portare maggiori restrizioni.
Il Trentino, al momento, sfora i parametri della zona gialla per quanto riguarda l'incidenza (vicina ai 200 casi ogni 100mila abitanti contro un limite di 50) e l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva: a lunedì infatti, le persone ricoverate in rianimazione sono 10, su un totale di 90 posti dichiarati in area critica. Il limite è fissato al 10%, e dunque superato. Un occhio va dato anche all'occupazione dei posti letto in area medica. Secondo il report di chiusura di lunedì 6 dicembre, i posti occupati sono 73. Il limite da non superare in questo caso, è pari al 15% del totale, percentuale che per il Trentino equivale a 78 posti. In sostanza: se non dovessero scendere i ricoveri in terapia intensiva e dovessero arrivare altre 5 ospedalizzazioni, il Trentino finirebbe in zona gialla. "Se continuiamo con questo parametro, arriveremo facilmente a superare i 100 posti letto entro due settimane" ha sottolinaeto il dottor Ferro.
Ma cosa succede in zona gialla?
Le restrizioni sono poche per tutti e più consistenti per chi non è vaccinato. La principale differenza tra zona bianca e zona gialla riguarda l'utilizzo della mascherina, che nel secondo caso è obbligatoria anche nei luoghi all'aperto oltre che al chiuso. Con l'introduzione del super green pass, invece, cambiano le regole soprattutto per i non vaccinati. Da lunedì 6 dicembre in zona bianca e gialla l'accesso a bar e ristoranti al chiuso, cinema, teatri, stadi e altre attività è riservato solo a coloro che sono in possesso della certificazione verde rafforzata, ottenibile solo dai vaccinati o guariti dal Covid. Inoltre, il green pass "base" ottenuto anche con un tampone sarà obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro, per utilizzare il trasporto pubblico locale, i mezzi di trasporto regionali e interregionali e per soggiornare negli alberghi.