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Visite nelle Rsa, Zanella: "accesso limitato ai parenti nonostante l'aggiornamento delle linee guida"

Il 24 giugno il Dipartimento Salute e Politiche sociali ha aggiornato il punto 7 delle Linee guida Rsa - versione 4, per la ripresa delle visite dei familiari. Non tutti sarebbero in "linea"

Zero nuovi contagi da coronavirus sono stati registrati nel report dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari lunedì 5 luglio. I 55 casi attualmente positivi sembrano non coinvolgere alcun ospite di Rsa (Residenze sanitarie assistenziali) e l'incidenza è crollata vertiginosamente. Con queste premesse il consigliere provinciale Paolo Zanella (Futura 2018), sottolinea che l'accesso nelle strutture ai parenti, "è limitato ai parenti nonostante l'aggiornamento delle linee guida".

Il 24 giugno il Dipartimento Salute e Politiche sociali ha aggiornato il punto 7 delle Linee guida Rsa - versione 4, per la ripresa delle visite dei familiari. Le stesse prevedono misure atte a "tutelare lo stato di salute, i diritti e la qualità della vita e del benessere psicofisico degli ospiti, dei familiari e del personale". Contestualmente sono state date delle indicazioni operative per favorire le "modalità di visita, sempre più orientate alla normalizzazione delle forme di relazione e interazione".

Tra le indicazioni operative presenti nell'aggiornamento delle Linee guida, quelle che riguardano gli accessi dei familiari prevedono l'accesso di massimo due familiari per residente contemporaneamente, con l'obbligo di presentare il Certificazione verde Covid-19 e di prenotazione.

"La chiusura delle Rsa a visite regolari dei parenti si protrae da sedici mesi - sottolinea il consigliere Zanella - e questo deficit relazionale ha determinato un progressivo deterioramento psicofisico in un gran numero di residenti. Giungono segnalazioni da piú Rsa che le Linee guida sono attuate in modo assolutamente difforme, con diverse strutture in cui i parenti, anche in presenza di Green pass, non possono accedere con cadenza giornaliera o possono farlo per visite di meno di mezz'ora, o non viene consentito loro di assistere i propri cari (es. imboccarli, accompagnarli in bagno), come avveniva prima della pandemia".  

Per questo motivo il consigliere ha presentato un'interrogazione al presidente della Pat, Maurizio Fugatti e all'assessore Stefania Segnana, dove chiede: "in quante e quali Rsa sia possibile effettivamente effettuare visite quotidiane di un durata congrua (almeno un ora) e se non ritenga opportuno, vista la situazione epidemiologica e la copertura vaccinale di ospiti e parenti, sollecitare i direttori di Rsa ad una uniformità di applicazione delle Linee guida nel senso di visite senza vincoli restrittivi di frequenza e durata".

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