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Vasco Rossi, l'opposizione chiede una seduta straordinaria del consiglio provinciale

Continuano le tensioni dopo la polemica sulla sicurezza dell'area di San Vincenzo: la maggioranza piazza il tema in coda all'ordine del giorno di gennaio

Potrebbe sbarcare anche in consiglio provinciale quello che nei giorni scorsi è diventato un vero e proprio caso, e cioè la questione della sicurezza per il concerto di Vasco Rossi in programma a Trento il prossimo 20 maggio. Le opposizioni infatti, dopo aver denunciato delle presunte pressioni da parte della giunta in merito al parere negativo della commissione di sicurezza, chiedono una seduta ad hoc del consiglio provinciale per fare in modo che la giunta possa relazionare sul tema.

Il consiglio provinciale si riunirà per la prima volta nel 2022 il 18, 19 e 20 gennaio. Nella mattinata di lunedì 10 intanto, il presidente Walter Kaswalder ha riunito i capigruppo: con l'occasione, le minoranze hanno depositato la richiesta di inserire all'ordine del giorno la relazione della giunta sul concerto di Vasco Rossi per l'inaugurazione della Trentino Music Arena nella zona di San Vincenzo. La richiesta vede come prima firmataria la capogruppo del Pd in consiglio provinciale, Sara Ferrari.

I capigruppo di maggioranza, riporta una nota del consiglio, hanno però fatto prevalere la loro decisione di porre questo tema in coda a tutto l’ordine del giorno delle sedute di gennaio. Per reazione i capigruppo di opposizione hanno allora preannunciato la richiesta di una seduta straordinaria del consiglio, che si dovrà tenere nel giro di 15 giorni. Inutile l’auspicio di una mediazione - formulato dal presidente Kaswalder e sostenuto da Pietro De Godenz - per evitare la prospettiva di una seduta aggiuntiva di Consiglio e di tensione ostruzionistica in aula.

Al momento dunque, il programma per le prime sedute di gennaio è il seguente: dopo il question time e l’improbabile elezione suppletiva del vicepresidente (ancora vacante dalle dimissioni di Alessandro Olivi, ma non ci sono nomi all'orizzonte), l’assemblea legislativa affronterà senza tempi contingentati l’esame del ddl 114 di Giunta, un testo tecnico con norme sugli impianti di radio e telecomunicazione e altre. Se verrà superato questo punto (gravato da emendamenti e proposte di ordine del giorno, potenzialmente ostruzionistici), seguirà la fitta serie di disegni di legge già in attesa di trattazione: ddl 15-24, ddl 92 e 111, tutti in materia scolastica; ddl 25 sul benessere familiare (Rossi e altri); i ben noti e controversi testi sulla terza preferenza di genere nel voto provinciale (ddl 5 e 80 più ddl 89 ancora in materia elettorale); ddl 34 di Marini sul crimine organizzato. Da ultimo, il ddl 95/XVI di Lucia Coppola su scuola e ambiente.

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