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Sabato, 20 Aprile 2024
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Valdastico, Zanella: "Scempio ambientale non giustifica presunto ritorno economico"

Dopo l'analisi presentata da Fugatti sull’ipotesi di allacciamento A31 Valdastico nord con l’A22, il consigliere di Futura replica: "Non basta che l'investimento sia gratis"

"L'analisi economica commissionata dalla Provincia riporta mirabolanti ritorni economici e occupazionali per il territorio. Peccato che non li si rapporti mai allo scempio ambientale che quest'opera procurerà a quello stesso territorio". Così Paolo Zanella, consigliere provinciale di Futura, interviene sui numeri presentati lunedì 28 febbraio da Maurizio Fugatti sull’ipotesi di allacciamento A31 Valdastico nord con l’A22.

Nell'analisi commissionata attraverso Trentino svilupppo alla società di consulenza PwC si parla di "un incremento plausibile di arrivi e presenze turistiche da Veneto e Friuli Venezia Giulia di circa il 20% con un aumento della spesa turistica in Trentino di circa 73,7 milioni di euro". Non solo: si stimano quasi cinquemilla posti di lavoro all'anno.

Soprattutto, secondo Fugatti, si tratterebbe di un investimento (3,3 miliardi di euro, ovvero 113 milioni di euro al chilometro) che "alla Provincia non costa nulla". In altre parole, per il presidente leghista le ricadute ambientali non possono che essere positive. "Ma non basta che l'investimento sia gratis, servono dei presupposti di pianificazione territoriale complessiva che giustifichino l'opera, presupposti che ad oggi non ci sono", replica Zanella. 

"Le esternalità positive sono per l'appunto esternalità, non possono rappresentare il motivo per il quale si realizza un'autostrada - continua il consigliere -. Parliamo di opere faraoniche e delle loro ricadute in termini occupazionali, quando oggi non ci sono operai edili nemmeno per ristrutturare le case. E poi il traffico che viene considerato unidirezionale: quanta gente se ne andrà in Veneto a fare acquisti visto il costo della vita in Trentino? Questo non è stato valutato?".

"Se poi davvero il turismo dal nord est aumentasse per soli 20 minuti in meno di tragitto - conclude Zanella - ci sarebbe da farsi delle domande: stiamo affermando che siamo così poco attrattivi che per 20 minuti di auto in più i turisti finora sono andati altrove. Anche per questa serie di non sensi che si aggiungono alle tante altre ragioni razionali confermo la posizione contraria a quest'opera anacronistica e assolutamente insostenibile".

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