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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Vaccino obbligatorio sul lavoro: spuntano i trucchi per aggirare il decreto

A metà dicembre scatterà l’obbligo per alcune categorie (sanità, scuola, militari, forze dell'ordine). Ci sono molti irriducibili che studiano come non perdere lo stipendio

Altra stretta "covid" in Italia. Dal 15 dicembre, con il nuovo decreto Super Green Pass, scatta l’obbligo di vaccinazione per alcune categorie di lavoratori. L'obbligo vaccinale non riguarda solo per i sanitari (terza dose) ma anche per chi lavora nel comparto sanità, sicurezza, difesa e istruzione. L’estensione ha validità a decorrere dalla mezzanotte di domani ed esclude la possibilità di essere adibiti a mansioni diverse. Ecco chi dovrà necessariamente vaccinarsi entro il 15 dicembre per poter continuare a lavorare:

  • personale amministrativo della sanità
  • docenti e personale amministrativo della scuola
  • militari
  • forze di polizia, compresa polizia penitenziaria
  • personale del soccorso pubblico

Sono diversi i lavoratori che hanno deciso di non vaccinarsi contro il Covid. I numeri riportati da Today, parlando del 13 per cento delle forze armate che non ha la prima dose (su 340mila militari totali, i non vaccinati sono 44mila); il 9 per cento dei carabinieri non è vaccinato; il 6,2 per cento dei lavoratori nella scuola non sono vaccinati (circa 60mila persone). 

C'è chi è disposto a non lavorare, perdendo lo stipendio ma conservando il posto, anche per mesi. C'è invece chi cerca di sfruttare ogni minimo spiraglio all'interno del decreto per evitare di ritrovarsi senza stipendio. Alcuni sindacati del mondo della scuola avrebbero suggerito a coloro che non vogliono vaccinarsi di pretendere dal preside una raccomandata di richiesta di regolarizzazione, ritirarla dopo un mese, poi si hanno 5 giorni di tempo per rispondere, altri 20 per presentare la prenotazione del vaccino, più tre per comunicare di averlo fatto. In buona sostanza li avrebbero spinti a temporeggiare quanto più possibile.

I presidi, racconta oggi Repubblica, prevedono che il problema si paleserà dopo le vacanze di Natale, nel frattempo fanno fronte a richieste di sospensive dall’insegnamento per fare un altro lavoro e di collocazione in Dad.

In generale chi può usufruire di aspettative, permessi speciali e congedi per maternità o paternità, li sta chiedendo. Gli irriducibili non si fanno problemi: "Farò il muratore o il manovale in nero. Da uomo di legge passerò dall’altra parte della barricata. Devo riempire il piatto dei miei figli", dice un agente. In molti si sono rivolti agli avvocati ritenendo la sospensione dal servizio "incostituzionale". Altri lavoratori tramite i legali hanno chiesto di allungare i tempi con accertamenti medici prima del vaccino. Altri hanno prenotato il vaccino ma non si presenteranno e proveranno a mettersi in malattia. Tutto pur di non vaccinarsi. I ricorsi sono però destinati a non essere accolti in quasi tutti i casi. Intanto si prova a prendere tempo.

Fonte: Today

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