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Over 50 senza vaccino: quando arrivano le multe da 100 euro

Cosa prevede la legge sulle sanzioni per coloro che hanno più di 50 anni e che hanno scelto di non vaccinarsi, o che non sono in regola con le dosi di vaccino

L'obbligo vaccinale dal 1° febbraio è realtà per gli over 50 e, di pari passo, scatta anche la sanzione di 100 euro per chi non è in regola con le dosi e anche chi ha scelto di non vaccinarsi. Rischia la multa chi non ha iniziato il ciclo vaccinale primario e chi a decorrere dal 1° febbraio 2022 non ha effettuato la dose booster entro sei mesi dalla seconda dose. La legge prevede che la multa arrivi direttamente a casa, con una cartella dell'Agenzia delle entrate, una tantum (cioè una sola volta).

Le multe per chi non si vaccina arrivano a casa, ma non subito

In Italia, secondo quanto riporta Today, a inizio febbraio erano circa 1,5 milioni gli italiani con più di 50 anni che non hanno ancora ricevuto il vaccino: 1.516.796 per la precisione, secondo il report settimanale della struttura del commissario Francesco Paolo Figliuolo, diffuso il primo nei primi giorni del mese. L'obbligo vaccinale per gli over 50, in scadenza il 15 giugno, non sussiste però "in caso di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni documentate, attestate dal medico di medicina generale dell'assistito o dal medico vaccinatore". Per gli over 50 guariti dal covid, invece, il vaccino diventerà obbligatorio alla scadenza del green pass valido sei mesi dal tampone negativo che certifica la guarigione. 

Ma come funzionano queste multe? Il meccanismo adottato prevede alcuni passaggi (e tempi) ben definiti. In base agli elenchi predisposti dal ministero della Salute, incrociando i dati dei residenti con quelli dell'anagrafe vaccinale, l'Agenzia delle entrate invierà le multe a chi non è in regola. I nominativi vengono rilevati dal sistema tessera sanitaria e incrociati con la banca dati dell'anagrafe vaccinale, che raccoglie i dati regionali. Identificati i cittadini over 50 non immunizzati, le multe saranno inviate al domicilio.

Quando la multa di 100 euro può essere contestata

L'inosservanza dell'obbligo vaccinale non implica conseguenze penali. Chi non paga la sanzione amministrativa da 100 euro rischia tutt'al più un pignoramento, ossia la riscossione esattoriale da parte di Agenzia delle entrate-riscossione. Quindi ci potrà essere il blocco del conto corrente nei limiti del valore della multa o del quinto dello stipendio o della pensione. La multa potrà però essere contestata: entro dieci giorni, il destinatario dell'ammenda potrà infatti inviare alla Asl competente un eventuale certificato di esenzione o motivare le ragioni della mancata vaccinazione. Una comunicazione analoga dovrà essere inviata all'Agenzia delle entrate.

I tempi e i rischi del ricorso

Come sottolinea ancora Today, sarà poi compito della Asl valutare caso per caso se il soggetto è effettivamente da sanzionare. Se l'azienda sanitaria conferma la sanzione, l'Agenzia delle entrate dovrà comunicare l'addebito alla persona multata entro 180 giorni. I tempi, dunque, sono tutt'altro che celeri. Chi viene multato ha in ogni caso sessanta giorni di tempo per pagare, oppure trenta giorni per presentare un ricorso al giudice di pace. Se si fa ricorso, però, c'è il rischio di essere condannati anche al pagamento delle spese di giudizio in caso di una sentenza non favorevole. Le somme ricevute dalle multe ai no vax over 50 saranno periodicamente versate dall'Agenzia delle entrate-riscossione a un apposito capitolo del bilancio dello Stato per essere riassegnate al fondo emergenze nazionali.

Il super green pass sul lavoro per gli over 50

Chi ha più di 50 anni, infine, dovrà avere il super green pass sul luogo di lavoro: l'obbligo scatta da martedì 15 febbraio. Chi viene sorpreso senza il pass rafforzato (che si ottiene solo con la vaccinazione o un certificato di guarigione dal covid) rischia in questo caso una sanzione da 600 a 1.500 euro, oltre a risultare assente ingiustificato perdendo così il diritto a retribuzione e contributi. Il mancato possesso per quattro giorni (anche non consecutivi) del super green pass attestante l'obbligo fa infatti scattare, a partire dal quinto giorno, la sospensione dal servizio e dallo stipendio.

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