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Sabato, 20 Aprile 2024
Protezione

Omicron, vaccino aggiornato: ecco chi lo deve fare (subito)

A breve dovrebbe arrivare la circolare del ministero della Salute

La circolare sui vaccini adattati ad Omicron 1 è attesa e, secondo quanto confermato dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Salieri durante una puntata di RaiNews24 di inizio settembre: "a breve uscirà". Salieri ha anche sottolineato che: "Abbiamo già l'ok dell'Ema e dell'Aifa. Nei prossimi giorni saranno disponibili i due vaccini aggiornati alle Regioni e il richiamo sarà per gli over 60 e per i fragili, anche non over 60, su indicazioni del medico di famiglia". Precisando infine anche che "Il consiglio è iniziare subito con coloro cha hanno più fragilità e dagli anziani che hanno fatto l'ultima dose da più di sei mesi. Se uno ha fatto l'infezione più recentemente dovrà attendere".

Solo due giorni fa, dopo il disco verde dell'Ema, anche l'Agenzia italiana del farmaco ha dato il via libera ai vaccini adattati contro la variante Omicron Ba.1 e, seppure in misura minore, quella Ba.4/5. Si tratta del vaccino bivalente Pfizer-BioNTech Comirnaty, mirato a coprire il ceppo originario del virus e Omicron 1, e del vaccino Spikevax di Moderna, bivalente e anch'esso mirato a ceppo originario e Omicron Ba.1.

Come riporta Today, i booster con i vaccini aggiornati potranno essere somministrati, secondo quanto indicato dalla Commissione tecnico scientifica dell'Aifa, a partire da tre mesi dal ciclo primario. Lo stesso Cts dell'Agenzia del farmaco ha precisato che la vaccinazione è fortemente raccomandata per "i soggetti che presentano fattori di rischio e dagli over 60". Tutte le altre persone sopra i 12 anni di età "possono comunque vaccinarsi con la dose booster su consiglio del medico o come scelta individuale". In ogni caso è attesa la circolare del ministero della Salute che secondo il sottosegretario Sileri arriverà a breve. 

Cos’è un vaccino bivalente

Fino ad ora sono stati somministrati vaccini anti-Covid monovalenti, cioé contenenti molecole di RNA messaggero (mRNA) che forniscono al sistema immunitario le istruzioni per produrre temporaneamente la proteina spike della variante originale di SARS-CoV-2, contro cui produrrà gli anticorpi. I vaccini bivalenti (già utilizzati nel Regno Unito), invece, contengono due molecole di mRNA che recano le istruzioni per produrre temporaneamente sia la proteina spike della variante originale di SARS-CoV-2, sia quella della sottovarianti BA.4 e BA.5. I vaccini bivalenti o polivalenti non sono una novità: quelli antinfluenzali sono vaccini trivalenti o quadrivalenti, coprono cioè da più ceppi contemporaneamente.

Come funzionano i nuovi vaccini bivalenti

Quando il virus infetta l’organismo, il virus SARS-CoV-2 utilizza la sua proteina spike sporgente per attaccarsi alle cellule umane ed entrare nelle cellule, innescando la produzione dei cosiddetti anticorpi neutralizzanti, che si legano alla proteina spike e impediscono al virus di invadere altre cellule. "Ma quando il virus muta - spiegano gli immunologi Prakash Nagarkatti e Mitzi Nagarkatti - gli anticorpi che erano stati precedentemente prodotti in risposta al virus non possono più legarsi efficacemente alla proteina spike appena mutata. A questo proposito, il virus SARS-CoV-2 agisce come un camaleonte, un maestro del travestimento, modificando la sua configurazione corporea e sfuggendo al riconoscimento da parte del sistema immunitario. Le mutazioni virali in corso sono il motivo per cui gli anticorpi prodotti in risposta ai ceppi vaccinali originali sono diventati nel tempo meno efficaci nel respingere le infezioni da nuove varianti".

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Il vaccino contro BA.1 protegge anche dalle sottovarianti 4 e 5

Non ci sono ancora studi sull'uomo sull'efficacia dei nuovi vaccini bivalenti contro Omicron 4 e 5 nel prevenire le reinfezioni e nel fornire protezione immunitaria a lungo termine. "Tuttavia - spiegano gli immunologi -, negli studi clinici sull'uomo e negli studi di laboratorio, sia Pfizer-BioNTech che Moderna hanno scoperto che la prima versione del vaccino bivalente, contro il virus SARS-CoV-2 originale e la sottovariante BA.1, generava una forte risposta immunitaria e protezione più lunga contro il ceppo originale e la variante BA.1, ma anche una risposta anticorpale significativa contro le più recenti sottovarianti di Omicron, BA.4 e BA.5 (sebbene questa risposta anticorpale fosse inferiore a quella osservata contro la sottovariante BA.1)".

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