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Fronte comune tra Provincia e Apss per vaccinare tutti gli operatori sanitari

Una linea condivisa con i presidenti degli Ordini di medici e infermieri per sensibilizzare e spingere le persone che lavorano nelle realtà sanitarie e che ancora non risultano vaccinati. L'assessore Segnana: «Vaccino anti-Covid, un percorso con le professioni della sanità»

Fronte schierato sui vaccini. L’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia della Provincia autonoma di Trento, Stefania Segnana giovedì 29 aprile ha incontrato Marco Ioppi e Daniel Pedrotti, presidenti rispettivamente dell’Ordine dei medici trentini e di quello delle professioni infermieristiche, per fare il punto sulla vaccinazione obbligatoria degli operatori della sanità in Trentino e coordinare le prossime mosse. «Un incontro per condividere le scelte e il percorso da fare insieme agli Ordini professionali per sensibilizzare il personale sanitario sull’importanza della vaccinazione anti-Covid, a tutela di sé stessi, dei pazienti e della collettività» ha commentato Segnana. 

Durante l’incontro, al quale hanno partecipato anche Giancarlo Ruscitti, dirigente del Dipartimento salute e politiche sociali, Pier Paolo Benetollo, responsabile dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, e Antonio Ferro, direttore sanitario, è stato concordato l’invio, da parte di Apss, di una lettera agli operatori sanitari proprio per sensibilizzare i destinatari sull’importanza dell’immunizzazione anti-coronavirus.

«Rafforziamo un percorso, una linea comune su questo tema fondamentale, anche per confermare che assessorato, dipartimento, Apss e Ordini professionali lavorano assieme» ha detto l’assessore Segnana. Quella del vaccino anti-Covid, è stato ribadito nell’incontro, «deve essere una scelta di responsabilità, il più possibile consapevole, da parte dei professionisti ed operatori sanitari».

Dopo Benetollo, che ha informato sull’avanzamento costante della quota di operatori vaccinati sul totale, e Ruscitti, che ha ribadito l’esigenza di far camminare assieme nella vaccinazione sia il comparto pubblico sia le strutture private, sono intervenuti i presidenti degli Ordini. Sia per Ioppi che per Pedrotti l’assenso alla somministrazione del vaccino deve essere il frutto «più che di un obbligo di legge, di una scelta attenta al codice deontologico dell’operatore sanitario». Entrambi hanno poi ricordato gli elementi che suffragano la vaccinazione a livello scientifico, sanitario e come fattore di protezione per sè stessi, i propri pazienti e la collettività.

L’Ordine dei medici e quello delle professioni infermieristiche hanno confermato la piena collaborazione con l’Assessorato e l’Azienda sanitaria per le prossime iniziative. Con l’obiettivo di «accompagnare a una decisione consapevole il più ampio numero di operatori, anche con iniziative in partnership con l’assessorato e l’Azienda sanitaria e in generale con l’attività di sensibilizzazione».

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