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Un quarto degli incendi boschivi causati dalle sigarette

A lanciare l'allarme i vigili del fuoco altoatesini dopo gli incendi che in questi giorni hanno colpito la regione

"Un quarto degli incendi boschivi di quest'anno sono stati probabilmente causati da mozziconi di sigaretta". A dare l'allarme sono i vigili del fuoco dell'Alto Adige dopo l'ennesimo incendio che in questi giorni ha colpito i boschi del Trentino Alto Adige.

Solo per citare i più grossi, si contano prima l'incendio scoppiato a Nago, sul monte Baldo, domenica 10 luglio e durato giorni, che ha bruciato in totale 45 ettari di bosco. Poi quello divampato martedì 12 luglio sul monte Tondo, sopra l'abitato di Bolzano. Infine l'incendio scoppiato ieri sera a Prato dello Stelvio, sulla strada che porta al passo, e che vede tutt'ora impegnati oltre 150 vigili del fuoco.

"Qualsiasi comportamento rischioso che possa causare un incendio boschivo - affermano i vigili - deve essere evitato a tutti i costi". In questo periodo, infatti, il pericolo d’incendi boschivi "è estremamente alto perché la pioggia non cade da molto tempo e quindi il terreno è spesso secco. Il risultato può essere quello di incendi boschivi che danneggiano gli ecosistemi forestali, il recupero dei quali richiede diversi anni".

Nei giorni scorsi era arrivato anche l'appello della protezione civile trentina: evitare di accendere ogni tipo di fuoco, eccetto nelle aree appositamente predisposte.

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