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Giovedì, 25 Aprile 2024
Solidarietà

Ucraini in arrivo, il riferimento in Trentino è Cinformi

Si occuperà della regolarizzazione amministrativa e dell’accoglienza dei profughi in fuga. Ma anche della gestione covid e dell’inserimento scolastico dei più piccoli

Il Trentino è pronto ad accogliere chi arriverà: “C’è disponibilità di spazi - ha detto il presidente Maurizio Fugatti - e stiamo ricevendo anche disponibilità di strutture private”. A fare da punto di riferimento per la regolarizzazione amministrativa e l’accoglienza dei cittadini ucraini in arrivo (o già arrivati) in Trentino sarà Cinformi, il centro informativo per l'immigrazione della Provincia di Trento. Il centro collaborerà con gli altri enti e uffici competenti in materia, ma supporterà anche singoli cittadini, Comuni e associazioni.

Accoglienza profughi ucraini, a disposizione 150 posti

La decisione è stata presa martedì 1° marzo durante l’incontro convocato dal commissario del Governo di Trento Gianfranco Bernabei a cui hanno partecipato il presidente della Pat Maurizio Fugatti, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, l’assessore comunale di Trento Chiara Maule e il presidente del Consiglio delle autonomie locali Paride Gianmoena.

Riunione arrivo cittadini ucraini-2

Ad oggi, considerando chi ha già avuto contatti con enti pubblici, ma anche di chi ha raggiunto familiari o conoscenti, si ipotizza che i cittadini ucraini arrivati in Trentino siano nell’ordine di alcune decine. Ma la situazione è in costante evoluzione: tra chi è arrivato o arriverà ci sono anche persone che raggiungono direttamente parenti o conoscenti o sono in transito verso altre regioni. A fare la differenza circa gli alloggi da trovare sarà anche il tempo di permanenza dei cittadini ucraini, su cui ci si aspetta di avere informazioni più precise nei prossimi giorni.

Crisi Ucraina, servono aiuti concreti: come fare

Cinformi si attiverà con le strutture competenti anche per fornire ai cittadini ucraini in arrivo in Trentino informazioni sulle norme covid in vigore e per offrire supporto per tamponi o vaccinazioni. Dai sindaci, ha spiegato Gianmoena, cominciano ad arrivare innumerevoli richieste: gli adempimenti per i ricongiungimenti familiari, la messa a disposizione di strutture da adibire all’accoglienza, la disponibilità dei cittadini a fare versamenti in favore dell’emergenza ucraina.

I contatti con il Dipartimento nazionale della Protezione civile sono quotidiani. Una riunione tra Protezione civile nazionale, Anci e Protezioni civili delle regioni si è tenuta ieri mattina e un’altra è prevista oggi, mercoledì 2 marzo. Tra i temi da approfondire: la possibilità di fornire assistenza sanitaria ai cittadini ucraini e, in caso di permanenze che si protraggano nel tempo, l’inserimento scolastico dei bambini e dei ragazzi ucraini in arrivo.

Per contattare Cinformi è possibile inviare un'email a info@cinformi.it o chiamare il numero dedicato all’emergenza Ucraina 3316299111.

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