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Settore turismo, avviato il tavolo sul contratto provinciale: "trattativa necessaria"

Uno tra i settori che ha subito pesanti contraccolpi a causa della pandemia: stagione estiva 2020 a rilento, quella invernale non è mai partita. Sull’estate 2021 rimangono alcune complessità

Si è aperto a fine giugno, dopo anni di attesa, il tavolo per la definizione di un accordo territoriale per i lavoratori e le lavoratrici del turismo. Il confronto è stato avviato tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl, e Uiltucs con Associazione Albergatori, Confcommercio e Confesercenti. 

Come è noto, il turismo è tra i settori che ha subito pesanti contraccolpi a causa della pandemia: dalla stagione estiva che nel 2020 ha funzionato a rilento a quella invernale che, invece, non è mai partita. Sull’estate 2021 ormai partita non mancano complessità da gestire, sottolinea la nota dei sindacati "sia legate alla situazione epidemiologica e ai vaccini, sia ad un clima di fiducia che ancora stenta a decollare in modo forte, sia per il reperimento di manodopera da occupare nelle strutture ricettive".

“Il Covid ha reso più evidenti alcune delle difficoltà del turismo trentino - ammettono i tre segretari provinciali Paola Bassetti, Lamberto Avanzo e Walter Largher -. L’avvio della trattativa sul contratto provinciale può essere un’occasione importante per trovare risposte condivise a queste criticità. Crediamo che responsabilmente insieme, imprese e sindacati, potremo trovare in una piattaforma contrattuale condivisa delle risposte per rendere più competitiva ed attrattiva l’offerta turistica del nostro territorio, sia sul piano della proposta di vacanza sia dell’offerta di lavoro. E’ un’occasione infatti per innalzare la qualità del lavoro, investire sulla formazione degli addetti e così arginare in modo importante il problema della carenza di manodopera”.

Le Organizzazioni datoriali rappresentate da Gianni Battaiola - Asat, Marco Fontanari - Confcommercio Trent,ino e Renato Villotti - Confesercenti sostengono che “Oggi la situazione è più complicata di qualche anno fa, la pandemia ha penalizzato fortemente l’intero settore Turismo e l’avvio del confronto, in un’ottica di co-responsabilizzazione, si è reso necessario per perseguire principalmente un duplice obiettivo: incidere sulla competitività di impresa e sulla qualità del lavoro. Inoltre abbiamo la necessità di condividere le informazioni rispetto a quanto accade in aziende e territorio, disegnando a livello territoriale un perimetro rispondente alle contrattazioni collettive nazionali di riferimento, poiché anche in Trentino, si registra una preoccupante tendenza alla proliferazione di sigle e accordi sulle cui conseguenze, al momento limitate, occorrerà vigilare congiuntamente ed eventualmente porre rimedio”.

Il confronto è ancora nella fase iniziale, ma per i sindacati e per le organizzazioni datoriali le premesse sono costruttive. Filcams, Fisascat e Uiltucs si attendono anche un ruolo proattivo da parte della Provincia. Nei giorni scorsi c’è stato un incontro con l’Assessore Failoni e si auspica che Piazza Dante possa essere parte in causa per favorire il raggiungimento di un accordo che per il turismo trentino sarebbe storico.

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