"Digita questo codice se vuoi essere pagato": ancora truffe con carte Postamat
Truffa a ruoli invertiti: i truffatori si presentano come possibili acquirenti di beni venduti online. Altri quattro casi nella zona dell'Alto Garda
Ancora truffe con le carte prepagate Postepay: sono quattro le persone denunciate dalla Questura di Trento per truffe messe a segno nella zona dell'Alto Garda. Alcuni episodi risalgono addirittura al primo lockdown, quando il ricorso al web per vendere e comprare qualsiasi tipo di oggetti è diventato di primaria imprtanza. Anche questa volta si tratta della truffa che "capovolge i ruoli" tra venditore ed acquirente, che diventano truffato e truffatore. Un "trucco" che poteva fruttare fino a 400-500 euro al colpo. I denunciati sono residenti a Milano e Palermo, e virtualmente potrebbero aver contattato vittime in tutto il Paese.
"L'ignaro cittadino - spiega il vice-questore Salvatore Ascione - mette in vendita online il bene, poco dopo, viene contattato dal truffatore, il quale si mostra interessato all'acquisto e propone alla vittima il pagamento tramite ricarica della postapay. Il venditore, a questo punto, per incassare deve recarsi presso uno sportello Postamat ed eseguire le operazioni sulla base delle indicazioni telefoniche del truffatore. La procedura è sempre la stessa: la vittima digita i codici che gli vengono dettati (altro non sono che il numero seriale della Carta Postapay del truffatore) poi, distratta dalle domande che il truffatore pone riguardo all’oggetto venduto, non realizza che in quel momento sta caricando la Postapay dell'autore dell'inganno. Generalmente l'operazione viene ripetuta una seconda volta. Il truffatore, infatti, carpita la fiducia della vittima, la convince a ripetere l'operazione di pagamento perché la prima non era andata a buon fine".