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Trento, mobilitazione studentesca: "Siamo lo Zero da cui ripartire, il futuro è nostro"

La manifestazione è stata organizzata in tutta Italia. Lippolis, dal Trentino, tuona: "Chiediamo di investire sulla salute mentale, come chiediamo soluzioni alla precarietà a cui siamo condannati"

Sono scesi in piazza anche a Trento i giovani della Rete degli Studenti Medi, venerdì 19 novembre, in occasione della giornata di mobilitazione nazionale. Più di 50mila studenti e studentesse in 11 regioni e 40 piazze stanno scendendo in piazza indossando degli Zero davanti al volto come simbolo della "scarsa considerazione che Governo e politica hanno avuto nei confronti delle giovani generazioni".

Trento, studenti in piazza per il futuro



Da Trento gli studenti puntano il dito anche contro la politica provinciale. "Come Rete degli Studenti Medi di Trento siamo scesi in piazza: siamo stanchi di una giunta provinciale sorda e negazionista. A una politica che ci vuole zitti e buoni rispondiamo con più di 60 studenti in piazza - dichiara Lisa Lippolis, la coordinatrice provinciale della Rete degli Studenti Medi di Trento -.  Abbiamo scritto una piattaforma nazionale che porta le nostre istanze e le nostre proposte:  impegni e investimenti sull’edilizia e sul diritto allo studio, definanziato anche da questa Legge di Bilancio. Chiediamo di investire sulla Salute Mentale, come chiediamo soluzioni alla precarietà a cui siamo condannati".

Le rivendicazioni da Nord a Sud sono gli investimenti sul diritto allo studio, un piano strutturale sull'edilizia scolastica e interventi sul caro libri. In piazza anche per chiedere che si riconosca il problema delle malattie mentali e che si investa sullo psicologo scolastico e lo psicologo di base. Molte delle rivendicazioni vertono, poi, anche sulla precarietà e su interventi mancanti nella legge di bilancio per prevenire lo sfruttamento del lavoro.

"Come giovani e Studenti siamo considerati zero in Italia e ancora di più a Trento, provincia dove non è mai stato convocato un tavolo con la componente studentesca durante i più duri momenti del lockdown e della dad. Il grido che oggi si sentirà nelle piazze dalla Sicilia al Trentino è quello di una generazione stanca ma speranzosa: 'Siamo lo zero da cui ripartire, il futuro è nostro", perché quello zero che rappresentiamo ora possa diventare il motore per un radicale cambiamento del sistema economico, scolastico e sociale - conclude Lippolis -. Oggi Trento deve aprire le orecchie, non può più  ignorare l'emergenza climatica e sociale".

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