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Il progetto

Video e installazioni: così gli studenti raccontano l’autonomia

Il progetto parte con gli alunni del Liceo delle arti. Bisesti: "Spiegare l’autogoverno in modo innovativo e coinvolgendo i più giovani, grazie per aver accettato questa sfida"

Creatività, installazioni e grafica per raccontare l’autonomia e il suo profondo significato per il Trentino: è la sfida che hanno raccolto una sessantina di studenti del liceo delle Arti di Trento e Rovereto. Gli alunni della classi quinta A e quinta C del “Depero” e della quarta C del “Vittoria” hanno accettato la proposta di Provincia autonoma e Museo storico di dare una veste innovativa ai contenuti della mostra permanente “La Pat si racconta”, inaugurata nella sede Pat per i 50 anni del Secondo statuto.

Un modo innovativo per raccontare la storia, semplice e diretto, per coinvolgere i giovani e dare un servizio importante alla comunità. Lo faranno all’interno di un percorso formativo, di alternanza scuola-lavoro, educazione civica condiviso tra scuola e Fondazione museo storico, partito questa mattina con la visita alla sala Depero e stessa mostra-installazione. A ricevere gli alunni, gli insegnanti e la dirigente del Liceo delle arti Daniela Simoncelli l’assessore provinciale all’istruzione Mirko Bisesti e il direttore della Fondazione museo storico Giuseppe Ferrandi.

"Conoscere il motivo per cui, fortunatamente, il Trentino ha l’autonomia è un elemento fondamentale per tutti i cittadini e lo è anche per i più giovani" ha detto l’assessore Bisesti, che si è rivolto direttamente agli studenti: "La consapevolezza della storia e del valore dell’autogoverno è la base da cui tutti dobbiamo partire. A voi studenti la possibilità di portare questo messaggio, di farlo arrivare con il cuore attraverso un linguaggio immediato e innovativo. Grazie al vostro ingegno, alla voglia di sperimentare, sono sicuro che riuscirete a raggiungere tutto il pubblico e anche i vostri coetanei. È un obiettivo importante, un servizio che fate alla comunità, ma che anche a voi lascerà qualcosa. Avete il talento e la capacità di dare qualcosa alla nostro territorio e a tutte le persone che lo animano". 

Il percorso rientra nell’offerta formativa della Fondazione Museo storico per i 50 anni del Secondo statuto. Gli studenti che già si occupano di grafica, design, multimedialità saranno impegnati, assieme ai loro insegnanti, in una serie di attività laboratoriali e formative con un obiettivo finale: ovvero proporre soluzioni grafiche e comunicative (video) per “trasmettere” in modo innovativo i contenuti della mostra “La Pat si racconta” (visitabile nel palazzo della Provincia dal lunedì al venerdì con orario 9-12 e 14-17). Un’installazione, dunque, arricchita da grafiche e audiovisivi.

Prima dell’intervento dell’assessore, ai quasi 60 alunni è stata offerta da Ferrandi una breve spiegazione del Cinquantenario del Secondo statuto e del significato dell’autonomia. Un ragionamento che ha incluso la vicenda storica della Specialità trentina e la necessità di spiegarla in modo semplice, raggiungendo più persone possibile. “È tema talvolta ostico, complesso ma molto importante - ha detto Ferrandi -, che in fatto di comunicazione può trarre enorme beneficio dalla creatività ed espressività delle nuove generazioni. Per raccontare l’autonomia in modo nuovo nuovo e accattivante, il miglior antidoto all’autoreferenzialità. Ecco perché il vostro contributo potrà essere determinante”.

"I ragazzi sapranno certamente mettersi in gioco, con senso di responsabilità, impegno, coltivando il loro talento e utilizzando al meglio l’offerta formativa della scuola. Buon lavoro dunque ai ragazzi e agli insegnanti" ha concluso la dirigente scolastica Simoncelli.

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