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Opere pubbliche

Riqualificazione ex Sit, ci sono due proposte: tutto quello che sappiamo

Le due ditte sono in lizza per la costruzione dell’opera finanziata dal Pnrr con 20 milioni di euro (su 22,7)

Lo scorso 5 dicembre la Giunta comunale ha approvato il piano di fattibilità tecnico economica della riqualificazione dell’area ex Sit, che ospiterà la futura stazione delle corriere, un parcheggio pertinenziale e un giardino pensile. Oggi, a poco più di due mesi di distanza, negli uffici tecnici ospitati al Top center sono state svelate le offerte presentate dalle imprese che hanno partecipato alla gara europea per l'affidamento della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione dei lavori (è il cosiddetto appalto integrato) del nuovo hub d'interscambio.  
Due le offerte presentate: una è quella dell’Associazione temporanea di imprese costituita da Mak Costruzioni srl di Lavis (capogruppo) e da Cooperativa Lagorai di Borgo Valsugana, l’altra offerta è dell’Ati costituita dalla bresciana Pavoni spa (capogruppo) e dalle società venete Bonotto srl e Lorenzin srl. Ogni associazione di imprese ha indicato il proprio gruppo di lavoro per la progettazione. 
Nominata la commissione tecnica che dovrà valutare le proposte, l'affidamento avverrà applicando il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo. Per entrambi le Ati è ancora in corso la valutazione della documentazione amministrativa. Com’è noto, il progetto del nuovo “Hub di interscambio della mobilità all’ex Sit” è stato finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per un importo di 20 milioni di euro su un costo complessivo di 22 milioni e 730 mila euro. Il progetto prevede l’insediamento delle seguenti funzioni: parcheggio auto pertinenziale per circa 150 posti al piano interrato e nuova stazione delle autocorriere al piano terra. La copertura dell’edificio, aperta e accessibile al pubblico, ospiterà un grande giardino-parco sospeso di circa 5 mila metri quadrati (corrispondente all’incirca alla superficie del parco di Piazza Centa) che si caratterizza per alcune soluzioni marcatamente orientate alla transizione ecologica, quali l’area dedicata alla biodiversità vegetale e lo spazio aperto pavimentato progettato per accogliere e convogliare a riutilizzo le acque piovane.
Questo intervento di rigenerazione urbana ispirato ai principi della transizione ecologica costituisce il primo lotto del potenziamento dell’attuale centro intermodale della città di Trento imperniato intorno alle attuali stazioni dei treni, delle autocorriere ed alla futura partenza della funivia per Sardagna ed il Monte Bondone.  Al tempo stesso, il progetto è il primo tassello di un più ambizioso progetto di rigenerazione di nuovi spazi urbani attraverso il recupero ambientale e l’avvicinamento della città al suo fiume.
L’area dell’ex gasometro Sit in Lungadige Monte Grappa è stata sede di attività industriali per la produzione di gas per la rete cittadina per circa 100 anni, dal 1860 al 1968. Cessata la produzione di gas e smantellati gli impianti produttivi sopra suolo, l’area è stata rilevata dall’Amministrazione Comunale di Trento che,  tra l’inverno del 2021 e la primavera del 2022, ha iniziato la bonifica dei terreni con la rimozione delle vasche interrate. 
Il progetto finanziato dal Pnrr prevede tutte le opere necessarie alla completa bonifica del terreno, oltre alle contestuali procedure di bonifica bellica, fondamentali per la modifica dall’attuale destinazione d’uso di parcheggio pubblico a raso per la sosta di autoveicoli.

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