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L'ordinanza per ridurre i consumi nei negozi: "O porte aperte o aria condizionata accesa"

Il sindaco: “Necessario ridurre i consumi energetici e abbattere le emissioni di Co2 per combattere il riscaldamento climatico”

I commercianti trentini, a breve, dovranno scegliere: o tenere le porte aperte o l'aria condizionata accesa. L’amministrazione comunale di Trento sta lavorando a un’ordinanza per regolamentare l’abitudine di molti negozi della città di tenere l’aria condizionata accesa e le porte aperte.

Dopo l’incontro con Confcommercio e Confesercenti organizzata nella mattinata di martedì 19 luglio a palazzo Geremia, il sindaco Franco Ianeselli e il suo vice Roberto Stanchina hanno deciso di non imporre in modo indiscriminato la chiusura delle porte, ma di garantire ai commercianti la possibilità di scelta: i negozi hanno l’alternativa di tenere le porte aperte e l’aria condizionata spenta o, viceversa, le porte chiuse e il condizionatore acceso.

Le due cose, condizionatore acceso e porte aperte, non possono stare insieme nello stesso momento, per ragioni ben evidenti, la prima contingente, la seconda più strutturale. Spiega il sindaco Franco Ianeselli: "Da una parte c’è la crisi internazionale legata al conflitto ucraino che ci impone di ridurre i consumi energetici non solo per ragioni etiche, ma anche perché l’energia è diventata un bene più che mai prezioso e tutt’altro che infinito. Dall’altra parte c’è il problema enorme del riscaldamento climatico, i cui effetti sono quotidianamente sotto gli occhi di tutti. L’innalzamento delle temperature ci obbliga ad abbattere drasticamente le emissioni di Co2, in coerenza con le previsioni del Paesc, il Patto d’azione per l’energia sostenibile".

Il comune di Trento ha rinnovato l'adesione al Patto dei Sindaci e ha elaborato il Paesc, che dovrà essere approvato entro dicembre 2022 dopo un percorso di condivisione con tutti i soggetti interessati. Il Paesc prevede che la  mitigazione delle emissioni di Co2 e l’adattamento ai cambiamenti climatici diventino parte integrante della programmazione e delle strategie dell’amministrazione comunale.

All'incontro-confronto di martedì mattina hanno partecipato oltre al sindaco Ianeselli e al vice Stanchina, la dirigente del servizio sostenibilità e transizione ecologica Paola Ricchi,  per Confcommercio Massimo Piffer ed Ermanno Sartori (rispettivamente presidente e segretario dei Commercianti al dettaglio), per Confesercenti Aldi Cekrezi, direttore, e Ivan Baratella  (presidente Commercianti).

Con le temperature roventi di questi giorni il tema dei negozi che tengono porte aperte e aria condizionata accesa è diventato ineludibile ed è argomento di discussione in molte città. Il sindaco Ianeselli, che già qualche settimana fa aveva valutato l’idea di regolamentare il fenomeno con un’ordinanza, ha preferito confrontarsi con le categorie prima di adottare qualsiasi decisione.

L’ordinanza, a cui sta lavorando il servizio sostenibilità e transizione ecologica, "ricalcherà le regole di buon senso e le buone prassi già da tempo adottate tanto negli uffici quanto nelle abitazioni private" sottolineano dal Comune. Il confronto proseguirà anche in vista della stagione invernale, in modo da evitare lo spreco energetico derivante dall’abitudine di molti negozi di tenere i riscaldamenti accesi e le porte spalancate.

L’ordinanza in corso di elaborazione ha anche il risvolto economico positivo di ridurre le bollette, i cui costi sono esplosi in seguito all’aumento del prezzo dell’energia.

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