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La reazione

Un'altra tragedia sul lavoro, insorgono i sindacati: "più ispezioni, formazione e prevenzione"

I segretari: "Rimane il dramma di chi non vedrà tornare a casa un proprio familiare al termine di una normale giornata di lavoro"

La seconda tragedia sul lavoro in 24 in Trentino. Dopo il boscaiolo morto a Bellamonte giovedì 14 aprile, la mattina seguente ha perso la vita l'operaio 39enne impiegato in un cantiere edile in città. I sindacati tornano a chiedere a gran voce che sui luoghi di lavoro ci siano più ispezioni, venga fatta più formazione e ci sia maggiore prevenzione.

"Nulla sappiamo, al momento, in merito alle dinamiche che hanno portato a questo ennesimo infortunio mortale, per quel che riguarda il settore edile in Trentino - affermano i segretari provinciali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, Matteo Salvetti, Fabrizio Bignotti e Sandra Ferrari -. Rimane il dramma di chi non vedrà tornare a casa un proprio familiare al termine di una normale giornata di lavoro. Purtroppo, sempre più spesso, siamo costretti a commentare questi tristi fatti di cronaca quando sono in corso indagini in merito all’accaduto. Mentre mancano controlli sufficienti e in grado di ispezionare le condizioni di lavoro nei tantissimi cantieri avviati grazie al bonus 110% che ha trainato e continua a trainare la ripresa occupazionale nel settore edile".

Come sottolineano i sindacati, sono aumentate le visite preventive dei tecnici di Centrofor (più di 1100 visite effettuate nel 2021, più di 1300 quelle preventivate per il 2022), ma quanto è evidentemente è che questa attività di prevenzione, pure preziosa, da sola non può bastare. "Avevamo richiesto ad Ance e Associazione artigiani, in occasione del rinnovo del contratto provinciale di settore, di istituire la figura dell’Rlst  (Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale), ma tale figura è stata ritenuta 'superflua' dalle controparti al tavolo di trattativa. Siamo invece convinti che, unitamente all’attività di Centrofor e ai controlli dell’ispettorato lavoro e di Uopsal, l’attività dell’Rlst possa diventare determinante nella prevenzione di altri infortuni mortali".

Il tema torna sul tavolo delle discussioni e i sindacati annunciano uan richiesta di confronto urgente con le parti. "L’obiettivo della tutela e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro è una priorità che deve tradursi anche nel richiedere agli organi istituzionali una analisi congiunta delle cause e tipologie di violazioni delle procedure che generano situazioni di effettivo e grave pericolo per la sicurezza dei lavoratori. Qui dobbiamo registrare l’importanza di una formazione continua che possa produrre effetti misurabili e verificabili sul nostro territorio" concludono i segretari.

Ai familiari del giovane operaio, va il cordoglio di Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL e l’impegno a portare in ogni sede istituzionale la necessità di incrementare la spesa destinata alla prevenzione degli infortuni.

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