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Attualità Centro storico / Via Giovanni Battista Borsieri

Il Girasole riparte alla grande nella nuova sede

Grande festa con lo spettacolo di Loredana Cont alla struttura di via Borsieri, a Trento, che ospita anziani parzialmente autosufficienti ed offre occasioni di socializzazione, attività culturali ed artistiche per mantenere le abilità motorie e cognitive. Utilizzando il metodo Montessori

Il centro diurno "Il Girasole" riparte a pieno ritmo, dopo il trasferimento in via Borsieri, a Trento e il funzionamento ‘a singhiozzo’ dovuto alla pandemia. Una grande festa è stata infatti organizzata sabato 17 settembre per inaugurare questa "nuova vita". Per l'occasione l’attrice trentina Loredana Cont ha intrattenuto il pubblico affrontando, con ironia e garbo, il tema della vecchiaia e del desiderio di autonomia degli anziani, come sempre provocando sorrisi e risate nel pubblico, perché ridere aiuta a pensare e a vedere la realtà diversamente. Ad andare oltre, come dice il titolo del monologo: "Vago oltre" l’età, appunto.

Il centro diurno "Il Girasole" è gestito dalla cooperativa STGestioni che fa parte del Gruppo Spes, presieduto da Paola Maccani e diretto da Italo Monfredini.  La struttura offre alle persone anziane parzialmente autosufficienti la possibilità di trascorrere la giornata in un luogo diverso dalla propria casa, dove attivare delle relazioni, consumare il pasto in compagnia e svolgere attività che possano essere di aiuto nel mantenere le proprie abilità sia motorie sia cognitive. "E lo facciamo utilizzando il metodo Montessori, che sta avendo un grande risultato", ha spiegato la presidente Maccani aprendo la festa e ringraziando il consigliere provinciale Devid Moranduzzo e l’assessore comunale Chiara Maule, insieme ai rappresentanti dell’Azienda sanitaria per la presenza e la collaborazione.

La caratteristica principale di questo centro, infatti, è quella di applicare il metodo Montessori all’assistenza dell’anziano. L’idea centrale è quella di permettere alle persone che lo frequentano di scegliere cosa fare nel rispetto dei propri tempi, delle proprie esigenze e preferenze. Gli obiettivi primari del metodo, che sono lo sviluppo delle autonomie e delle competenze di ognuno e quello di sentirsi a casa propria, si alimentano così a vicenda.

Al Centro, gli anziani possono trovare un ambiente di vita accogliente, familiare, una vasta proposta di attività (pittura, lettura, bricolage, ginnastica, …) per valorizzare ognuno per le sue capacità, ma anche ascolto e assistenza di base per dare risposta ai bisogni primari e di socializzazione.

"Il Centro - spiega la coordinatrice Federica Dallaporta - è capace d’essere un buon contesto ‘normalizzante’ anche per persone con un esordio di deterioramento cognitivo. Le progettualità personalizzate e la capacità del personale di trovare nuovi sistemi e strategie per facilitare l’inserimento della persona lo rendono uno strumento efficace nella fase iniziale di malattia, che è molto delicata".

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