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Trento, arriva l'indagine sugli asili nido: "conferma che questa è un’eccellenza della città"

Bozzarelli: "Svetta la soddisfazione per quanto riguarda il personale". Si è parlato anche di tempistiche di accesso e della "necessità di rivedere quelli che sono i criteri per l'accesso e le modalità anche a fronte di un contesto sociale profondamente mutato"

Sono arrivati anche i risultati dell’indagine annuale sulla soddisfazione delle famiglie nei confronti del servizio di nido d’infanzia conferma la credibilità e l’affidabilità del servizio erogato nel Comune di Trento, sono stati comunicati durante la conferenza stampa di martedì 20 luglio, nella sala di rappresentanza di Palazzo Geremia. Presenti durante la presentazione dei risultati, oltre al sindaco Franco Ianeselli e l'assessora Elisabetta Bozzarelli, la dirigente del servizio istruzione, Marcella Seppi.

Quella di quest'anno è la quindicesima rilevazione, è stato utilizzato un nuovo questionario frutto di un lavoro di revisione finalizzato a migliorare la qualità dei dati raccolti e l’efficacia delle eventuali azioni di miglioramento derivanti dai risultati ottenuti.

Come ogni anno, nel mese di maggio, a ogni famiglia che ha fornito il proprio indirizzo in sede di domanda di ammissione al nido è stata inviata una email con link e istruzioni di compilazione per partecipare all’indagine attraverso un programma open-source (gratuito).

"È un risultato importante, soprattutto in un anno particolare, quello che arriva con questa indagine - ha affermato l'assessora Bozzarelli -. Questa indagine ci dice che, nonostante l'anno complicato, dall'inizio con quello che è stato l'ambientamento dei bambini con le restrizioni e anche quella che, dal mio punto di vista, è stata una delle cose belle accadute l'anno scorso e che vogliamo riproporre in futuro, che è stato un patto di collaborazione e condivisione tra il servizio nidi e le famiglie. A settembre c'è stata una forte alleanza educativa. L'obiettivo dell'indagine è quello di capire il livello di soddisfacimento delle famiglie di quello che è il servizio offerto dal comune di Trento". 

Il tasso di risposta è stato pari al 73,3%

La popolazione di riferimento, pari a mille nuclei familiari, era composta da 953 famiglie di bambini ancora frequentanti e 51 famiglie con bambini che avevano concluso il percorso al nido in corso d’anno, principalmente per passaggio a gennaio alla scuola dell'infanzia.

I genitori che hanno risposto al questionario sono stati 733. Il tasso di risposta raggiunto è stato dunque pari al 73,3%, considerando solo i frequentanti, è stato pari al 75% in quanto è tra i dimessi in corso d’anno che si registra il minor tasso di risposta.

Cosa hanno detto i genitori

I genitori hanno espresso la propria soddisfazione su vari aspetti del servizio che confermano i risultati degli anni precedenti: la soddisfazione media sul servizio offerto (in una scala da 1 a 10) pari a 9,0 è in linea con gli anni precedenti (8,9 sia nel 2019 che nel 2018) a conferma che la qualità del servizio è rimasta ad alti livelli e costante nel tempo.

Oltre ad attribuire un voto complessivo, le famiglie avevano a disposizione 24 aspetti rappresentativi della qualità del servizio da valutare in termini di soddisfazione percepita. Anche la soddisfazione complessiva, misurata con la percentuale delle risposte positive (“molto soddisfatto” e “abbastanza soddisfatto”) sul totale delle risposte per tutti gli aspetti oggetto d'indagine, si attesta sul 96 per cento superando di gran lunga il valore dell'indicatore standard presente nella Carta della Qualità del servizio pari al 85 per cento.

Osservando i singoli aspetti, sotto la soglia di soddisfazione dell'85 per cento sono risultati il tempo di attesa per l’inizio della frequenza al nido e l’orario di apertura dei nidi a tempo pieno, solitamente più soddisfacenti, che hanno visto un calo del risultato presumibilmente a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria.

Nell’anno oggetto d’indagine infatti, l’orario massimo di frequenza nei nidi a tempo pieno è stato di otto ore e mezza giornaliere anziché dieci, così come erano state ridotte le capienze dei nidi.

Considerando le risposte in termini di soddisfazione media (da “per niente soddisfatto”, a cui è stato attribuito il valore 1, a “molto soddisfatto” che corrisponde al valore 4) gli aspetti che risultano tra i più apprezzati sono sviluppo e crescita del bambino favoriti dall’esperienza al nido (3,86), la relazione tra educatrici e bambino (3,86) e la fiducia nei confronti del personale del nido (3,83). I meno soddisfacenti invece, il tempo di attesa per l’inizio della frequenza al nido (3,09) e le informazioni presenti nel sito internet (3,18).

"Svetta la soddisfazione per quanto riguarda il personale - ha sottolineato l'assessora -. La qualità dei nostri nidi dipende dalle risorse umane, in particolare dalle nostre educatrici che ogni giorno si confrontano e stanno insieme ai bambini. È uno stare insieme che non è semplicemente una questione di conciliazione per le famiglie, ma è soprattutto un grande portato qualitativo in termini di educazione. Il servizio nido non è solo una possibilità di ritornare presto al lavoro, ma è soprattutto l'opportunità per i bambini del comune di Trento di iniziare quello che è il percorso che poi porta alla scuola dell'obbligo, iniziando dalla scuola elementare. La co-costruzione di apprendimenti, così ormai si dice dal punto di vista pedagogico, comincia all'inizio della crescita dell'essere umano. Allora l'opportunità delle relazioni tra pari, quella di avere un clima educativo favorevole, è ciò che contraddistingue, per esempio, lo sviluppo del linguaggio, dell'apprendimento futuro e lo sviluppo cognitivo".

Interessanti anche i risultati riguardanti le domande aperte presenti: per 18 aspetti del questionario, a chi ha espresso le valutazioni “per niente soddisfatto” e “poco soddisfatto”, è stato offerto un campo aperto per indicarne il motivo. Nel 78% dei casi sono state indicate una o più motivazioni, per un totale di 360 voci, che rappresentano a tutti gli effetti suggerimenti per migliorare la qualità di quegli aspetti del servizio. Le categorie che hanno registrato più motivazioni sono state quelle della Relazione nido-famiglia (soprattutto per quanto riguarda la possibilità di incontri) e quella Organizzazione e costi, principalmente per l’orario ridotto del nido a tempo pieno.

Le osservazioni dei genitori

Nell’ultima parte del questionario è stato chiesto di esprimere liberamente osservazioni e suggerimenti volti a migliorare il servizio: su 733 famiglie che hanno compilato il questionario 101, pari al 13,8%, hanno utilizzato questo spazio indicando, in qualche caso, anche più commenti riguardanti aree tematiche diverse.

I temi segnalati maggiormente, ma molto pochi in termini numerici, riguardano principalmente gli orari e i periodi di chiusura del servizio, le proposte educative offerte, le informazioni e la documentazione sulla giornata trascorsa al nido o sulla vita al nido, l’organizzazione del personale e aspetti amministrativi.

Quanto emerso in termini di suggerimenti o criticità sarà spunto per migliorare il servizio offerto e la sintesi dei risultati specifici dei singoli nidi verranno consegnati nei prossimi giorni alle coordinatrici per essere oggetto di un’attenta analisi nell’ottica, ove possibile, di un continuo miglioramento in vista del prossimo anno educativo.

Tempi di attesa per poter accedere al nido

Un tema molto discusso è quello del tempo di attesa per accedere agli asili nido e, ancora di più, quella di famiglie che rimangono fuori dalle graduatorie di accesso per diverso tempo. 

"Devo dire che anche le complicazioni rispetto all'applicazione dei protocolli Covid, ha portato al fatto che, ad esempio, quest'anno poco più di un centinaio di famiglie attendevano dallo scorso anno. Le nuove iscrizioni hanno dovuto per forza attendere quelle passate che hanno un peso maggiore. Da settembre il nido tornerà a un orario a tempo pieno, coprendo le dieci ore. Speriamo che nel corso del prossimo anno educativo andiamo a recuperare tutte le richieste, dall'altro anche la necessità di revisionare anche il regolamento per l'accesso ai nidi stessi. Ci siamo promesse sia internamente al servizio, ma anche è emersa nel Consiglio comunale, nell'occasione dell'ultimo dibattito di qualche sera fa, la necessità di rivedere quelli che sono i criteri per l'accesso e le modalità anche a fronte di un contesto sociale profondamente mutato. Il regolamento è molto datato con criteri che danno conto di esigenze lavorative anche datate". 

È stato sottolineato durante la conferenza stampa, anche che la copertura del servizio nido a Trento, è molto alta. Normalmente, entro la fine dell’anno, si arrivava a rispondere al 98% delle esigenze. Le strutture sono 25 (tra queste anche quello d’emergenza). Quest’anno verranno inseriti circa 1135 bimbi per una capienza massima di 1150. Le famiglie che attendono un'ultima collocazione sono circa una settantina. È stato dato un tempo massimo teorico di attesa per le famiglie che è di un anno, ma non sarebbe così frequente come situazione. 

“A un certo punto si è un po' creata questa preoccupazione quando abbiamo scelto di tenere aperto la settimana di San Vigilio e quando abbiamo fatto questo intervento molto forte, che riguarderà il prossimo anno educativo, di azzeramento delle rette - ha spiegato il sindaco Franco Ianeselli -. La preoccupazione qual era? Voi considerate che i nidi come se fossero un parcheggio in cui devi avere un orario lungo e pagare il meno possibile. Quello che emerge dall'indagine con chiarezza è che gli asili non sono un parcheggio, ma un'eccellenza del comune e un'occasione enorme di crescita in relazione. A fronte di dati come questi, si deve migliorare su alcuni aspetti: il matching e la comunicazione. Oggi c’è una conferma che questa è un’eccellenza di una città amica di bambini e adolescenti”.

Indagine sulla soddisfazione degli utenti nei confronti del servizio di nido d'infanzia

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