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Natale in zona gialla per il Trentino. Occhi puntati sulla prossima settimana

Come previsto non scatterà lunedì 27 il passaggio in arancione, ma saranno decisivi i dati dei prossimi giorni

Nessun cambio di colore per il Trentino, almeno per tutta la prossima settimana. Il mantenimento della zona gialla era comunque la cosa più probabile, e alla fine anche il governo ha deciso di non applicare altri cambi di colore alle regioni italiane.

Alla fine, l'Italia passerà Natale e Santo Stefano con 7 regioni in giallo (oltre al Trentino ci sono Liguria, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Alto Adige e Calabria) e tutte le altre in zona bianca. Per il Trentino però, il rischio di un inasprimento delle misure con il passaggio in zona arancione resta concreto, anche perché la situazione peggiora in tutta Italia. La provincia già così ha due parametri su tre fuori scala (l'incidenza e la percentuale di terapie intensive occupate), quindi a decidere se sarà o no zona arancione sarà l'andamento dei ricoveri ospedalieri (nell'ultimo bollettino peraltro si registra un lieve miglioramento in questo senso).

Covid, le regioni messe peggio: incidenza e focolai, ecco chi è a rischio zona arancione

In Italia, come riporta Today, l'incidenza settimanale dei casi di Covid, negli ultimi sette giorni, è salita a 351, contro i 241 per 100 mila abitanti registrata nei sette giorni precedenti.Stabile invece l'Rt medio, pari a 1,13, ma al di sopra della soglia epidemica.

Completamente fallito il tracciamento

La maggior parte dei nuovi contagi sono rilevati attraverso la comparsa dei sintomi ed è infatti in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione: solo un caso su quattro viene intercettato con i tamponi effettuati sui contatti dei positivi. (45% contro 43%), aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (28% contro 26%).

Trento e Bolzano ad altro rischio, 10 Regioni sopra la soglia gialla

Due regioni o province autonome sono classificate a rischio alto, 18 Regioni o province autonome risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, cinque sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto: questo il monito del monitoraggio dell'Iss.

Se a livello nazionale il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 10,7% e il tasso di occupazione in aree mediche al 13,9% a Trento e Bolzano sono occupati oltre il 20% dei posti letto disponibili in terapia intensiva, rispettivamente al 24,4% e  21,0%. Dieci le regioni sopra soglia critica del 10%: Marche (18,7%), Calabria (16,6%), Veneto (15,9%), Friuli Venezia Giulia (14,9%), Liguria (14,2%), Emilia Romagna (12,4%), Toscana (11,6%), Piemonte (10,7%), Lombardia (10,6%), Lazio (10,3%).

Quanto alle ospedalizzazioni in area medica sono nove le regioni oltre la soglia del 15% per occupazione dei reparti di area medica: Calabria (25,9%), Liguria (24,8%), Valle d'Aosta (22,2%), Friuli Venezia Giulia (22%), Marche (19,5%), PA Trento (19,1%), Veneto (18,2%), PA Bolzano (16,4%), Sicilia (15,5%).

Con questi dati e con la progressioni dei contagi il rischio che tutto il Trentino-Alto Adige finisca in zona arancione è molto alto, così come per Veneto, Calabria e Marche. La zona arancione anche nella peggiore delle ipotesi non scatterà comunque tra Natale e Capodanno, bensì a cavallo dell'Epifania, prima e dopo, i lunedì 3 e 10 gennaio 2022. A rischio maggiori restrizioni con l'anno nuovo anche la Liguria.

Fonte: Today.it

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