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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Covid, Rt in calo, ma per il cambio zona si valuta l'incidenza del contagio

Fugatti: «deve esserci un contagio stabile o in calo rispetto a oggi, altrimenti diventa difficile»

Si avvicina il momento della classificazione delle regioni, che è prevista per venerdì 26 marzo. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, durante la conferenza stampa di aggiornamento sull'andamento del contagio e della campagna vaccinale di martedì 23 marzo ha condiviso qualche ragionamento dopo aver visto i numeri degli ultimi report, in particolare quelli di lunedì dove c'erano 80 nuovi contagi, e di martedì con 191 persone nuovi positivi al coronavirus. 

«Il livello di contagio è ancora elevato ma stabilizzato rispetto a picchi che abbiamo avuto di 350-400 (nuovi positivi al giorno ndr) nelle scorse settimane e  ci fa credere che siamo davanti a un'inversione di tendenza» ha affermato Fugatti. «I primi dati del monitoraggio settimanale li avremo nella giornata di giovedì (25 marzo ndr) dove avremo il valore dell'Rt che nelle ultime due settimane è stato in calo. La settimana scorsa era di 0,91. È un Rt che ci direbbe che la prossima settimana potremmo passare in zona gialla, ma non c'è, eventualmente si tratterà di zona arancione».

Il parametro di classificazione è però recentemente cambiato. Non si tiene più conto dell'Rt, ma dell'incidenza del contagio sulla popolazione. «Occorrerà vedere il parametro che ci classificherà in zona arancione o in zona rossa, ovvero l'incidenza dei contagi» ha sottolineato Fugatti. «Sapete che c'è questo parametro messo, purtroppo dico io, nelle ultime due settimane e che ha visto il Trentino passare in zona rossa, dei 250 positivi a settimana sui 100mila abitanti. Un parametro che tiene conto soltanto del numero dei contagi».

La settimana precedente, i contagi erano 290 su 100mila abitanti, se i numeri dei prossimi giorni dovessero essere inferiori a quelli registrati nell'ultimo report di Apss, la Pat potrebbe entrare in zona arancione prima di Pasqua. «Si deve rimanere due settimane in zona rossa» ha precisato Fugatti. «Voglio essere chiaro, tra mercoledì o giovedì deve esserci un contagio stabile o in calo rispetto a oggi, altrimenti diventa difficile (cambiare zona ndr)». 

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