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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Le scuole riaprono. Fugatti: "gestiamo le cose così come sono oggi per cercare di dare il miglior servizio"

La decisione della task force di un ritorno in presenza per tutti da lunedì, è stata presa "con la forte convinzioni, per quanto possibile, di riaprire per lasciarla aperta nei giorni a venire"

A due giorni dal ritorno tra i banchi di scuola, continua il dibattito tra le regioni che non vogliono riaprirle e il governo. La polemica contro le decisioni del governo sulla tematica è forte e prosegue da diversi giorni, ma il Trentino si dissocia e prosegue con i suoi piani prevedendo il ritorno a scuola che già per alcuni è avvenuto il 7 gennaio, lunedì 10. "Noi non ci accodiamo a chi critica l'operato del governo" ha affermato il presidente della Pat, Maurizio Fugatti, durante la conferenza stampa di sabato 8 gennaio. "Noi gestiamo le cose così come sono oggi per cercare di dare il miglior servizio da qui a lunedì al mondo della scuola trentino, agli studenti e alle famiglie. Però, questa è una situazione di oggettiva difficoltà, perché i criteri per l'applicazione delle nuove disposizioni sulla scuola stanno arrivando in questi minuti".

Quindi lunedì 10 gennaio gli studenti che frequentano la scuola in Trentino, ripartiranno con la loro routine. La decisione della task force di un ritorno in presenza per tutti da lunedì, è stata presa "con la forte convinzioni, per quanto possibile, di riaprire per lasciarla aperta nei giorni a venire - ha affermato Fugatti -. Ci sono i criteri che il ministero ha dato sui contagi in classe che si differenziano fra scuole" e che il Trentino recepirà, ovviamente. Direttive sulle quali amministratori, tecnici e mondo scientifico non avrebbe potuto lavorare prima, perché non erano state fornite prima del pomeriggio di sabato. Ecco perché la task force trentina ha stabilito che la ripartenza della scuola avverrà in linea con i criteri che ci sono stati fino a prima dell'inizio delle vacanze natalizie. "Non vuol dire che deroghiamo le norme nazionali - ha sottolineato Fugatti -, ma che iniziamo lunedì e martedì con i criteri che avevamo già, caleremo le norme nazionali sul sistema trentino e decideremo come applicarle. Sarebbe poco serio iniziare lunedì con tutti i dirigenti che ovviamente sono in difficoltà, come lo siamo noi, dicendo oggi 'lunedì applicate queste regole'. Lunedì applicate le regole che c'erano prima e poi nei giorni successivi vedremo come adeguarci alle norme nazionali. Tanto nessuno ci verrà a dire che non avremmo potuto fare questo, perché mi pare che la situazione sul mondo scolastico a livello nazionale sia abbastanza convulsa. Si occuperanno di chi le scuole non le vuole aprire, non di chi le vuole aprire". 

Una riapertura che sarà segnata, con grande probabilità, dai moltissimi contagi, come ha fatto notare il presidente stesso. "La scuola ripartirà con la stessa organizzazione, sapendo che con 3mila contagi (riferendosi al dato relativo ai nuovi casi positivi dell'ultimo report ndr), che riguarderanno sicuramente professori, personale amministrativo e anche quello che gestisce le scuole. E quindi potrà sicuramente capitare che del personale che oggi si è contagiato, lunedì non sarà a scuola e quindi ci sarà un problema organizzativo. Sicuramente se uno si contagia domani, lunedì difficilmente saremo in grado di trovare un sostituito, ma le lezioni comunque ci saranno e l'organizzazione scolastica sarà garantita".  

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