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Venerdì, 19 Aprile 2024
Grandi carnivori

Lupo al centro della discussione del Comitato provinciale. Fugatti: “Problema di sicurezza pubblica”

La riunione è stata convocata in seguito all’episodio di sabato pomeriggio sugli Altipiani cimbri

Il lupo al centro delle discussioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nell'incontro di mercoledì 19 gennaio. Dalla riunione è emersa la decisione di accogliere in Trentino il progetto di sperimentazione relativo alla gestione del lupo. Secondo una nota pubblicata dall'ufficio stampa della Pat, il comportamento di questo animale "in alcuni casi si configura come un problema di sicurezza pubblica".

È coerente con questo pensiero il commento del presidente della Pat, Maurizio Fugatti. “Da tempo la Provincia è all'opera per individuare le soluzioni migliori per la gestione dei grandi carnivori. Tanto che siamo arrivati anche ad un'apertura del ministro Roberto Cingolani per un progetto sperimentale dedicato al lupo” ha affermato il presidente, intervenuto nel corso del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal Commissario del Governo, prefetto Gianfranco Bernabei e al quale hanno preso parte anche il sindaco di Folgaria Michael Rech, il dirigente generale del Dipartimento protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col, i vertici delle Forze di polizia territoriali, i rappresentanti del Corpo forestale del Trentino e di Ispra.

La riunione è stata convocata in seguito all’episodio di sabato pomeriggio sugli Altipiani cimbri, dove un cane è stato predato da un branco di lupi, alla presenza del padrone che ha assistito alla scena a poche decine di metri di distanza. Secondo quanto è stato accertato dalla Provincia, sul territorio provinciale sono presenti oltre 20 branchi di lupo: uno di questi si sposta tra la Vigolana, Folgaria e il Vicentino.

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“Appare importante che i rappresentanti istituzionali locali intervenuti quest’oggi abbiano posto il tema della sicurezza pubblica: un approccio che consideriamo quantomai opportuno. Le riflessioni emerse serviranno a definire le azioni future che definiremo in collaborazione con Ispra per l’attuazione del piano d’azione per la gestione del lupo in Trentino. Il Corpo forestale proseguirà intanto il lavoro di monitoraggio, anche sulla base di tracce generiche. Sulla base di eventuali nuovi comportamenti problematici o pericolosi, saremo certamente chiamati a intervenire” ha concluso il presidente Fugatti.

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