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Solidarietà

La colonna mobile della Protezione civile torna a casa: cosa è accaduto in Moldavia

La solidarietà trentina e altoatesina è entrata nei cuori di chi li ha ricevuti con quei 18 container pieni di beni. I pompieri locali: “Facciamo parte di un’unica famiglia”

Container vuoti e cuori pieni di gioia. Così tonrano a casa trentini e altoatesini della colonna mobile della Protezione civile che nei giorni scorsi era partita per la Moldavia per portare 18 container contenenti il materiale per un campo dedicato all’accoglienza di 500 persone in fuga dall’Ucraina sotto attacco. La colonna mobile è ripartita alla volta del Trentino Alto Adige nell'ultimo fine settimana di marzo.

Nella serata di venerdì 25 marzo i mezzi erano ancora fermi alla dogana rumena. Rimangono ora in Moldavia 8 dei 43 operatori di Trento e Bolzano per la necessaria formazione del personale locale su alcuni specifici aspetti relativi alluso del materiale. “Italia e Moldavia, insieme per la pace. Ringraziamo le Province autonome di Trento e Bolzano per la loro donazione: confidiamo che la nostra collaborazione possa proseguire anche su altri fronti” sono state le parole dell’ambasciatore Stefano De Leo, intervenuto in giornata nel corso di una cerimonia presso il centro della Protezione civile di Chișinău, alla presenza del capo missione Giovanni Giovannini, del coordinatore del Dipartimento di Protezione civile nazionale Andrea Mazo e del responsabile protezione civile e relazioni internazionali della Croce bianca altoatesina Markus Leimegger, con il collega Thomas Holzknecht.

Pompieri Moldavia-2

Parole di gratitudine sono state espresse anche dal sottosegretario agli Interni della Moldavia. All’incontro sono intervenuti una rappresentanza dei pompieri locali e del team europeo di Protezione civile che ha seguito con discrezione le operazioni di consegna. Particolarmente significativo è stato il saluto del comandante dei vigili del fuoco di Anienii Noi, colonnello Vitalie Grabiovski, avvenuto negli stessi minuti. Il comandante ha seguito in prima persona in questi giorni la consegna dei container nell’area del centro logistico della cittadina a 35 chilometri dalla capitale. Tra i pompieri moldavi e gli operatori della protezione civile trentina e altoatesina è dunque nato un rapporto di collaborazione e fiducia, culminato con la consegna del gagliardetto della Provincia autonoma di Trento. “Ad oggi non avevamo mai ricevuto una donazione così importante. Con questo materiale potremo fare cose grandi. Mi impegno in prima persona che tutto venga destinato ai nostri fratelli ucraini se non ci sarà più posto dove ospitarli. Sui campo sarà scritto Province autonome di Trento e Bolzano. Grazie. Buon viaggio verso casa”. In rappresentanza della missione trentina e altoatesina è intervenuto anche Andrea Rubin Pedrazzo: “Vi ringraziamo per il supporto che ci avete garantito. Questa iniziativa apre la possibilità di nuove collaborazioni: facciamo parte di un’unica grande famiglia”. A dimostrazione di ciò, i cappelli di Protezione civile trentina, Servizio prevenzione rischi e Nuvola sono stati inseriti nella bacheca che raccoglie i copricapo dei pompieri locali.

I cappellini dei diversi corpi-2

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