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Traffico sui passi montani, la Fondazione Dolomiti Unesco: "Ridurre i veicoli privati e contenere l'impatto sul territorio"

Il Cda si riunisce per affrontare la questione della viabilità in montagna. Il presidente Tonina: "Problemi che necessitano di un approccio coordinato e condiviso”

La gestione del traffico sui passi dolomitici è stata al centro della seduta del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Dolomiti Unesco, tenutasi a Belluno presso la sede della Provincia lunedì 6 settembre. Il Cda della Fondazione è presieduto dal Vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e Assessore all’ambiente Mario Tonina, che ha portato all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la tematica.

“Il Cda di oggi (lunedì ndr) - spiega Tonina - ha rappresentato un’importante occasione di confronto fra i territori in merito alla percorribilità dei passi e all’introduzione di misure di controllo e di gestione dei flussi di traffico. La gestione sostenibile del traffico motorizzato è una delle linee strategiche nella Strategia complessiva di gestione del Sito, adottata dalla Fondazione così come dalle Province e dalle Regioni interessate già a fine 2015. La Fondazione in particolare ha divulgato studi e favorito il dibattito sulla mobilità nei territori, sostenendo iniziative sperimentali di chiusura al transito negli snodi più delicati. Queste esperienze hanno sicuramente aperto la strada a nuove sensibilità, favorendo la stipula di intese territoriali sui passi dolomitici. Vogliamo continuare su questa strada, convinti come siamo della necessità di trovare soluzioni efficaci a problemi che necessitano un approccio coordinato e condiviso”.

Con l’occasione, l’Assessore alla Mobilità della Provincia autonoma di Bolzano Daniel Alfreider, ha presentato il “Piano di Mobilità Sostenibile sui passi dolomitici” nato dall’intesa fra i territori coinvolti. Nel corso della discussione i membri del Cda hanno concordato sulla necessità che la Fondazione continui a rappresentare un riferimento per coordinare tempi e modalità relative all’eventuale adozione di misure di gestione del traffico. L’obiettivo che accomuna i territori è incentivare la mobilità collettiva, ridurre i flussi di veicoli privati e contenerne gli impatti sul territorio, sotto il profilo della congestione delle vie di comunicazione, delle emissioni di Co2 in atmosfera, di inquinamento acustico.

Il Presidente ha sottolineato il ruolo della Fondazione nel garantire il rispetto della collegialità e della condivisione dei territori e delle categorie economiche coinvolte: “il piano condiviso oggi in Cda apre la strada a una miglior conoscenza dei flussi di mobilità, fornendo le basi per introdurre azioni e misure che in primis dovranno tenere in considerazione le problematiche e le esigenze degli abitanti e gli operatori dei territori” sottolinea ancora Tonina.

Il Cda della Fondazione ha poi incontrato una delegazione del Card – Club Alpini della Regione Dolomitica. L’incontro, richiesto dalle associazioni, che hanno inteso sollecitare una maggior attenzione di tutti gli enti alla tutela e al rispetto della montagna, ha fatto registrare un’ampia condivisione di tutti i presenti, sui temi della tutela del territorio e della fruizione consapevole del suo straordinario patrimonio ambientale.

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