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Covid, test salivari pronti: è atteso il protocollo del Ministero

A fine marzo, dopo l'approvazione della metodica da parte del Comitato Etico dell'Azienda per i Servizi Sanitari della Provincia, al drive through del Pala Trento, è stata avviata la verifica tecnica concordata con l'Istituto Superiore di Sanità

Si torna a parlare di tamponi salivari, lo si fa in tutta Italia, immaginandolo come strumento da utilizzare per velocizzare gli screening e prevenire i contatti con i positivi. «Noi come tamponi salivari abbiamo uno studio fatto con l'università che va in questa direzione, tramite un nostro cerco di ricerca» ha spiegato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, durante l'intervista di martedì mattina su Radio Rai 1. «Ora stiamo attendendo il protocollo del Ministero. Se arriva, sono pronti».

A fine marzo, dopo l'approvazione della metodica da parte del Comitato Etico dell'Azienda per i Servizi Sanitari della Provincia, al drive through del Pala Trento, è stata avviata la verifica tecnica concordata con l'Istituto Superiore di Sanità, che prevedeva un lotto di 1.000 test casuali in doppio con il molecolare prima dell'autorizzazione ad eseguire il test salivare in autonomia». 

Non si conosce il prezzo, però, di questi test. Anche perché, come ha sottolineato Fugatti durante il suo intervento in radio, al momento questo strumento diagnostico non verrò messo a disposizione delle persone in maniera generalizzata. «Per farlo per le nostre finalità, a tutela della salute pubblica, è un costo a carico della struttura pubblica» ha concluso il presidente della Pat.

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