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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il bostrico continua a diffondersi: destinati al taglio 135mila metri cubi di alberi

L'insetto che attacca gli abeti rossi è particolarmente presente soprattutto in Valsugana e Primiero

Sono stati destinati al taglio circa 135mila metri cubi di legname nel 2021. La decisione della Provincia è stata presa per evitare la diffusione del bostrico nei boschi del Trentino, un insetto endemico che attacca soprattutto gli abeti rossi.

La presenza dell'insetto, che appare in crescita in tutta Europa, prosegue a 3 anni di distanza dalla tempesta Vaia anche sul territorio provinciale ed in particolare nella zona orientale, dove la popolazione di abete rosso sopravvissuta al maltempo sta mostrando sempre più frequentemente i tipici segni di ingiallimento e arrossamento della chioma. I più colpiti sono i distretti di Pergine Valsugana, Borgo Valsugana, Cavalese e Primiero.

Da qui la decisione: 135mila i metri cubi di legname assegnati dalla Provincia autonoma di Trento alle aziende boschive e destinati al taglio nel corso del 2021, nell'ambito dell'attività condotta dai distretti forestali. I numeri relativi agli alberi colpiti quest'anno dal bostrico sono comunque molto più elevati: il conto finale del materiale danneggiato - fa sapere la Pat in una nota - sarà disponibile solo a fine anno. 

Fondamentale è l'attività di monitoraggio di questo insetto endemico condotta anche nel corso del 2021 con il prezioso supporto scientifico della Fondazione Edmund Mach. I dati delle “trappole” stanno confermando la forte diffusione del bostrico, che non è stata rallentata nemmeno dal meteo stagionale caratterizzato da basse temperature e frequenti eventi piovosi. Le esperienze dei paesi mitteleuropei hanno dimostrato che è necessario aspettare circa 5-6 anni dagli schianti per iniziare a vedere una graduale diminuzione delle infestazioni del bostrico.

Anche abbattere gli alberi infestati diventa così uno strumento per evitare una proliferazione esagerata dell'insetto. Nelle zone in cui gli effetti del bostrico risulteranno più estesi e laddove le funzioni del bosco siano state compromesse, il Servizio foreste procederà al rimboschimento dopo la rimozione degli alberi colpiti, come già avvenuto dopo il passaggio di Vaia.

Unico aspetto positivo - evidenzia la Pat - è che questo fenomeno si inserisce in un momento particolarmente favorevole per il mercato del legname, con prezzi alti e forte richiesta, secondo quanto riportato dal portale del legno Trentino (Cciaa).

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