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Tagli all'associazione famiglie tossicodipendenti, la Giunta si difende

Dopo l'allarme lanciato da Aft Trento, la Provincia assicura che la situazione è in via di risoluzione

"Condividendo l'importante finalità del sostegno alle persone in condizione di fragilità a cui l'associazione si rivolge, si precisa che la situazione è all’attenzione della struttura competente in materia di politiche sociali e che le problematiche presentate risultano in via di risoluzione secondo l'iter ordinario, che è in corso".

Così la Giunta provinciale risponde all'allarme lanciato dall'associazione famiglie tossicodipendenti (Aft onlus) di Trento, in grave difficoltà proprio a causa dei tagli ai contributi decisi dalla Provincia. “Così è impossibile andare avanti, i tagli dei fondi ci stanno mettendo in difficoltà nelle tante attività per aiutare i nostri ragazzi”, si legge in due lettere inviate dall’associazione all’assessora provinciale alla Salute e politiche sociali Stefania Segnana.

In tutta risposta la Provincia fa sapere che "l’iter per la concessione di sostegni economici alle associazioni, sul quale l’amministrazione che eroga risorse pubbliche ha responsabilità precise, è condizionato dal rispetto dei tempi e dalla completezza della documentazione presentata a supporto delle richieste".

In sostanza, per erogare i contributi l'amministrazione provinciale ha dovuto richiedere all'associazione di integrare l’istruttoria amministrativa, poiché incompleta. Nessun taglio, dunque, secondo la Provincia, ma solo un ritardo burocratico.

Sollecitata sul punto anche dal consigliere provinciale di minoranza Alessio Manica (Pd) che sul tema (e più in generale sulle politiche di contrasto alla tossicodipendenza) ha presentato una specifica interrogazione, la Provincia sottolinea "la propria disponibilità alle realtà del terzo settore attive nell'ambito del volontariato alla collaborazione per cercare possibili soluzioni di eventuali problematiche e ricorda ai soggetti del terzo settore accreditati in ambito socio-assistenziale la possibilità di partecipare ai bandi di affidamento e finanziamento dei servizi in corso o di futura pubblicazione". 

"A sostegno degli enti del terzo settore che operano nell'ambito - conclude la nota della Provincia - sono attive diverse forme di sostegno pubblico previste dalla normativa, tra le quali le convenzioni con le associazioni di volontariato e/o finanziamenti a bando, anche con risorse statali la cui gestione amministrativa è in capo alla Provincia".

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