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Cosa fare stasera in quarantena: brilla la 'Superluna'

Nella notte tra il 7 e l'8 aprile splende la Luna piena più grande e più bella del 2020

Su una Trento deserta nella notte tra il 7 e l'8 aprile brillerà la luna più bella dell'anno. Dopo le Superlune di gennaio e di marzo, infatti, il terzo appuntamento del 2020 con la speciale luna piena è il più atteso dagli astronomi.

La Superluna del 7 aprile

Questa sera il nostro satellite raggiungerà la fase di Luna Piena in prossimità del proprio perigeo (ovvero la minima distanza dalla Terra, che toccherà alle 20:10, a 356908 km da noi, contro una distanza media di poco più di 384.000 km), dunque sarà un po’ più vicina, più luminosa e un po’ più grande del solito.

Una “sovrapposizione” tra Luna piena e passaggio al perigeo nota come fenomeno della “Superluna”. Il termine, in sé, non ha alcuna valenza scientifica: in astronomia si preferisce parlare di Luna Piena al Perigeo, ma senza dubbio l’appellativo di “Superluna” ha un fascino tutto suo.

Che cos'è la Superluna

Viene considerata “Superluna” sia la Luna Piena che la Luna Nuova, a patto che essa si verifichi in prossimità del perigeo lunare, ossia con il nostro satellite alla minima distanza dalla Terra. La Luna, infatti, descrive attorno al nostro pianeta un’orbita marcatamente ellittica, perciò la sua distanza da noi non è costante, ma varia tra un valore minimo (perigeo) e un valore massimo (apogeo). Naturalmente la Luna Nuova non è visibile nel cielo, pertanto l’unica “Superluna” osservabile è quella piena (a meno che non si verifichi un’eclissi di Sole in corrispondenza della “Superluna” nuova, come accadde nel marzo del 2016). Nel 2020 le Superlune sono sette, quattro piene e tre nuove.

“La prossima Superluna apparirà poco più del 7% più grande e il 15% più luminosa della media, ma solo un osservatore esperto potrebbe rendersene conto - ha affermato Gianluca Masi, astrofisico, responsabile scientifico del Virtual Telescope Project -. Si tratta di variazioni non proprio eclatanti, che tuttavia aggiungono fascino all’evento, preziosa occasione per ammirale il nostro satellite naturale nel contesto del cielo notturno, un paesaggio sempre più trascurato e dimenticato”.

Come sottolinea l'esperto "durante il crepuscolo la luce solare residua consente di ammirare il paesaggio terrestre mentre la Luna piena si alza o cala sull’orizzonte". Perché di notte, prosegue Masi, "la sua luce è molto intensa, quasi abbagliante, rispetto a quella molto discreta del panorama. Al suo sorgere, la Luna si proietta dietro palazzi ed elementi del paesaggio, generando la sensazione che il suo disco sia più grande, ma è solo un’illusione ottica, dovuta appunto alla presenza nel campo visivo di termini di paragone, tratti dall’ambiente”.

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