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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Super Green pass, regole e restrizioni: le ipotesi entro fine mese

Trattative in corso per un "Green Pass rafforzato" o "Super Green Pass": un lasciapassare che esclude i non vaccinati praticamente da tutti i luoghi delle attività ricreative

In Alto Adige torna il coprifuoco, con la stretta per cercare di frenare il contagio che vede alcune chiusure, l'obbligo di usare la mascherina all'aperto e sui mezzi pubblici. In Trentino, invece, il presidente Maurizio Fugatti spinge per avere regole differenziate per persone vaccinate e non vaccinate, con l'auspicio di salvare la stagione invernale e quindi una buona fetta dell'economia. In tutta Italia, invece, due Regioni sono avviate verso la zona gialla e il Super Green Pass dovrebbe essere varato prima del weekend (le Regioni sono divise sull'impostazione della stretta).

Poi c'è la questione di allargare l'obbligo vaccinale, questo però sarebbe ancora in fase di valutazione, ad altre due categorie: forze dell’ordine e professori (da aggiungere a sanitari e chi lavora nelle Rsa, nel decreto l'obbligo per loro ci sarà certamente). Agli agenti il governo Draghi avrebbe in mente di affidare un piano straordinario di controlli a dicembre sotto la regia del Viminale, con l’obiettivo di verificare il rispetto delle nuove regole imposte con il Green Pass. Il tasso positività sale al 2,4% secondo l'ultimo bollettino. Terza dose possibile da 5 mesi dopo la seconda.

Super Green Pass e zona gialla, arancione e rossa: cosa chiedono le Regioni

Come riporta Today, le trattative tra i presidenti di Regione e l'esecutivo sono solo all'inizio ma i governatori insistono per un "Green Pass rafforzato" o "Super Green Pass" di cui si parla da quasi tutto il mese di novembre: sarebbe un lasciapassare che esclude i non vaccinati praticamente da tutti i luoghi delle attività ricreative come ristoranti, palestre, teatri e cinema e via dicendo, mentre i tamponi darebbero diritto al certificato per lavorare. Una decisione "forte", che sarà ben ponderata dal governo Draghi e che non è stata ancora presa. Alcune Regioni secondo Repubblica "pretendono che si superi il sistema a colori e si escludano da subito e ovunque i No Vax dalle attività ricreative (bar, ristoranti, cinema, teatri, palestre). La regola sarebbe quella del 2G anche in zona bianca. Molto netti sono pure Lombardia, Liguria, Campania, Toscana e Calabria". In pratica: restrizioni da subito a prescindere dal colore delle Regioni. C'è un "però": impostare restrizioni di tal fatta vorrebbe dire quasi abbandonare il sistema a colori con zona gialla, arancione e rossa. Si entrerebbe in una fase diversa con un impianto così rigido.

La cabina di regia si riunisce martedì, poi toccherà al premier Mario Draghi trattare con le forze di maggioranza e tirare le somme. Forse già il 24 novembre. La regola del 2G anche in zona bianca sarebbe un bando totale dei No Vax da fine novembre, ad eccezione dei luoghi di lavoro. Alternativa forse più realisitica è legare le restrizioni alla zona gialla (rendendola però più stringente) e arancione. Il governo si è detto ampiamente disponibile ad avviare una riflessione sul "super green pass", con maggiori restrizioni per i non vaccinati. E ha condiviso la necessità di prendere subito decisioni. Si dovrebbe tenere mercoledì, secondo quanto si apprende, un nuovo incontro tra Governo e Regioni sulle misure da mettere in campo per fronteggiare la quarta ondata. Il prossimo Cdm dovrebbe tenersi a inizio dicembre, ma forse sarà anticipato di qualche giorno.

Due idee diverse tra i presidenti di Regione:  chi spinge per restrizioni per i non vaccinati in vigore a prescindere se una regione finisce in giallo o in arancione; e chi ritiene che le restrizioni debbano essere applicate solo in caso di aumento dei contagi. La seconda idea è quella attualmente più aderente alla realtà.

Nello schieramento opposto a quello super rigorista si schierano Abruzzo e Marche, che il super Green Pass non lo vorrebbero proprio, mentre il Veneto sembra più che altro scettico sulla sua applicabilità. Nell'ampia terra di mezzo ci sono il presidente della Conferenza delle Regioni, il friulano e leghista Massimiliano Fedriga, che il super Green Pass lo vedrebbe bene solo dalla zona gialla. .

Il Super Green Pass potrebbe arrivare a breve

Il governo probabilmente, a meno di ripensamenti, imporrà solo in caso di zona gialla, arancione "una serie di restrizioni come la chiusura dei ristoranti alla sera oltre che cinema e teatri, in questo caso dobbiamo mettere in atto un sistema che dia la possibilità a chi si è vaccinato di poter continuare a usufruire di queste libertà" ha anticipato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Rainews24. Ma non è detta l'ultima parola. Già il 24 novembre forse, con un giorno d'anticipo l'esecutivo, scrive la Stampa, "varerà il decreto per arginare la quarta ondata, dopo un ultimo confronto in cabina di regia e un nuovo incontro con i governatori, previsto sempre per mercoledì. In pratica in fascia bianca tutto resterebbe così com'è, per dire però da subito ai non vaccinati: 'Attenzione, perché con il primo cambio di colore non potrete più frequentare alcun locale pubblico'. Che resterebbero invece aperti a vaccinati o guariti da non più di sei mesi".

I 20 Comuni dove torna il coprifuoco 

L'Alto Adige metta la firma sulla prima vera stretta italiana della quarta ondata. A causa del superamento dei tre parametri indicati nella nota dell’Azienda Sanitaria, "nei Comuni di Rodengo, San Pancrazio, Caines, Vandoies, Ultimo, Martello, Castelbello-Ciardes, Naz-Sciaves, Senales, Plaus, Castelrotto, Marlengo, Laion, Postal, Ortisei, Moso in Passiria, Funes, Santa Cristina Valgardena, Rasun Anterselva, Rio di Pusteria, dal 24 novembre al 7 dicembre 2021 compresi" si applicano "misure aggiuntive, unitamente a quelle già vigenti non incompatibili".

Innanzitutto il coprifuoco: "Tra le ore 20.00 alle ore 5.00 del giorno successivo non sono consentiti gli spostamenti all’interno o verso l’esterno del territorio comunale, salvo per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o situazioni di urgenza". "E' consentito svolgere attività sportiva o attività motoria individuale all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie nell’attività motoria. L’attività sportiva o motoria non è consentita tra le ore 20.00 e le ore 5.00", si prevede nell'ordinanza firmata dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher. Si introduce un obbligo di indossare la Ffp2 nei negozi e sono sospesi tutti gli eventi organizzati aperti al pubblico di qualsiasi natura. Sospese le attività di piscine e centri natatori nonché le attività al chiuso di palestre, centri fitness e centri sportivi.

Resta aggiornato

Le due Regioni verso la zona gialla dal 29 novembre 2021

L'ingresso in zona gialla si verifica quando l'incidenza è superiore a 50 casi ogni 100mila abitanti (al momento solo tre regioni hanno incidenza sotto soglia, Basilicata, Puglia e Sardegna), l'occupazione delle terapie intensive supera il 10% e quella delle aree mediche il 15%. La zona arancione scatta con un'incidenza di oltre i 150 casi ogni 100mila abitanti e se al contempo la soglia delle terapie intensive oltrepassa il 20% con i reparti ordinari al 30%. Per entrare in zona rossa invece all'incidenza pari o superiore a 150 casi per 100.000 abitanti devono abbinarsi un tasso di occupazione dei posti letto superiore al 40% in area medica e al 30% in terapia intensiva. In zona gialla cambia pochissimo (mascherine all'aperto e limiti nei posti a sedere al chiuso allo stesso tavolo nei ristoranti) rispetto alla zona bianca. E' la zona arancione in concomitanza con il periodo pre-natalizio che non fa dormire sonni tranquilli ai governatori.

La zona gialla per Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia da lunedì 29 novembre non sembra in discussione. Le altre Regioni che rischiano (ma più realisticamente il 6 dicembre) sono Marche, Liguria e Calabria. Intanto a stretto giro di posta saranno decisivi i dati di giovedì (sono quelli su cui si basa il monitoraggio Iss dal quale dipendono eventuali nuove ordinanze restrittive del ministero della Salute).

Fonte: Today.it

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