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Strada Gardesana ancora pericolosa, Marini: “I lavori non partono mai”

Il consigliere provinciale ha depositato una nuova interrogazione dove ripercorre le discussioni degli ultimi anni e chiede aggiornamenti in merito

La strada Gardesana torna a far discutere, la sua sicurezza perlomeno. Il consigliere provinciale Alex Marini (M5S), il 22 febbraio, ha depositato una nuova interrogazione per sapere, dopo oltre un anno dall’ultima discussione, a che punto siano progetto e l'eventuale pianificazione dei lavori sulla curva del palloncino rosso sulla Ss45bis della Gardesana occidentale. Se sia stato considerato (o s'intende considerare) una soluzione viabilistica alternativa alla strada che ora costeggia il lago di Toblino, per salvagardarne la natura. Infine, se quello studio commissionato ancora a luglio del 2017 e che avrebbe dovuto valutare l’eventuale spostamento della strada statale 45 bis in prossimità dell'abitato di Vigolo Baselga, sia stato terminato. E se così fosse, di renderlo pubblico e sottoporlo alla valutazione della Comunità della Valle dei Laghi e del Comune di Trento.

Nella risposta all’interrogazione “Interventi migliorativi per la messa in sicurezza del tratto della Ss 45 bis della Gardesana in prossimità dell'abitato di Vigolo Baselga”  di settembre 2020, “Il presidente della Provincia - ricorda Marini - affermava che a breve la competente struttura in materia di infrastrutturazione stradale, di concerto anche con il Servizio Bacini Montani, avrebbe intrapreso la progettazione per il miglioramento e la rettifica della strada 45bis ‘Gardesana Occidentale’, che oltre alla curva con raggi ridotti nei pressi del bar Palloncino Rosso, presenta nel tratto seguente (direzione Trento), una larghezza di carreggiata non adeguata agli attuali flussi di traffico. Relativamente alla sistemazione della Strada Statale 45 bis ed alla riqualificazione del lungolago di Toblino, anni addietro erano stati presentati diversi progetti volti a ridurre l'impatto viabilistico lungo il lago”. 

Tre le alternative individuate:

  • un passaggio, sostanzialmente in galleria al di sotto del rilevato, sul lato est del lago e la riconnessione alla Statale al di sotto del lago stesso in località Sarche;
  • lo spostamento della strada esistente più a est, in galleria e semi-galleria, per raggiungere una mitigazione delle esternalità dovute al traffico passante, pur mantenendo la percezione del paesaggio in alcuni precisi punti;
  • una variante della precedente, con diversa geometria stradale ed altri punti di vista in semi-galleria.

“Tutte e tre queste ipotesi - sottolinea Marini - avrebbero il vantaggio di ridurre notevolmente il traffico presente lungo il lago di Toblino e di ripristinare così una fascia di vegetazione umida sul bordo con funzione di filtro e ripristino delle qualità organiche dell’acqua e quindi di salvaguardare la naturalità del biotopo”.

Il consigliere provinciale ha poi ricordato che a luglio del 2017, su proposta del consigliere Rodolfo Borga, il Consiglio approvava all'unanimità lo “Spostamento della strada statale 45 bis della Gardesana occidentale in prossimità dell'abitato di Vigolo Baselga” che impegnava la Giunta, considerata “l'opportunità di liberare l'abitato di Vigolo Baselga dal traffico indotto dalla SS 45 bis, a commissionare, sentito il Comune di Trento, uno studio di massima avente a oggetto lo spostamento della cosiddetta Gardesana occidentale” ricorda Marini.

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